28 marzo 2024

4 thoughts on “Ecco come le città metropolitane possono concorrere allo sviluppo

  1. caro Maurizio aldilà del disciplinassimo spinto che da una visione troppo tecnica e fredda del tema delle aree metropolitane il problema in Sicilia è quello di definire una rivoluzione istituzionale che permetta, attraverso la legge sui liberi consorzi, di smantellare il sistema politico-amministrativo-mafioso che ha nelle mani il suo sviluppo. Occorre quindi rendere veramente libera la formazione dei consorzi che individuano una propria linea di sviluppo locale,. Questi dovranno essere accompagnati dentro una programmazione regionale, e qui l’università può fare e deve fare molto, e coordinati da quattro nuovi soggetti territoriali, le tre aree metropolitane ridisegnate più una nuova nell’area sud occidentale. Il tutto per avere una Regione più snella con funzioni di orientamento e controllo, e di contrattazione con lo stato e con la commissione europea, e il resto demandato ai territori dove le uniche elezioni sono quelle a livello comunale e con i sindaci e le rappresentanze della società che propongono i componenti dell’organismo superiore Sistema Territoriale X, che a loro volta eleggono il presidente.
    In questo scenario tutti i dipendenti pubblici verrebbero redistribuiti tra Agenzie di sviluppo dei consorzi e dei Sistemi Territoriali che saranno enti pubblico- privati alla cui formazione parteciperanno imprese, associazioni e tutti i soggetti interessati allo sviluppo locale.
    La politica regionale deve avere sempre meno peso nella gestione dei territori che deve passare per il principio della sussidiarietà in ambito locale con l’ottica di ridurre sempre più le commistioni che hanno ridotto la Sicilia un terreno di conquista e di rapina.
    Scusami Maurizio ma occorre andare alla guerra con le armi giuste sennò rischiamo di fare il gioco di quel sistema che vorremmo combattere……
    Grazie per l’attenzione e sono sempre disponibile a scambiare opinioni….

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