118 in Sicilia, terremoto alla Seus. Aliquò se ne va

Si è dimesso il direttore della Seus Angelo Aliquò. Era stato nominato nove mesi fa. La partecipata regionale che gestisce il servizio di ambulanze torna così al centro delle polemiche anche perchè lo stesso Aliquò, in una lettera indirizzata al consiglio di gestione descrive uno scenario in cui sarebbe impossibile portare a termine la missione di mettere ordine – dal punto di vista organizzativo e contabile – nella società: «I vincoli causati dall’attuale modello societario e l’assenza di una struttura gerarchica adeguata ad un’azienda del livello della Seus sono al centro della mia decisione» ha scritto l’ormai ex direttore generale.
Aliquò contesta soprattutto la bocciatura della modifica dello statuto societario che avrebbe assegnato alla figura del direttore (in questo caso a lui) più poteri cancellando il comitato di sorveglianza e creando un nuovo collegio sindacale. Un piano respinto dal socio di maggioranza, cioè la Regione.
Aliquò lamenta anche il demansionamento di alcune figure chiave nell’amministrazione e l’impossibilità di varare un concorso per assegnare queste postazioni da dirigente intermedio.
Aliquò era stato al centro delle polemiche fin dal momento della sua nomina, spinta dal presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo e non condivisa del tutto da Crocetta. In quell’occasione era stato decisivo il parere favorevole dell’assessore Lucia Borsellino, che per ora non ha commentato la notizia.

La Seus conta attualmente 3.269 dipendenti gran parte autisti-soccorritori di ambulanze e mezzi di soccorso e di questi quasi 200 sono amministrativi. In tutto il territorio regionale ci sono 251 postazioni di emergenza con altrettante ambulanze da trasporto e di rianimazione.