Ryanair, problemi in Puglia e addio alla Sardegna. Nuovo look per gli aerei

In Puglia il Presidente della Regione, Michele Emiliano, ha stoppato il contratto della Regione con Ryanair, perchè vuole capire bene cosa accade.  La Puglia paga quasi 14 milioni di euro l’anno a Ryanair, e la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta. La “convenzione” con Ryanair ha durata di cinque anni, come quella di Trapani, dal 2014 al 2019. La decisione sta suscitando grande malumore tra gli operatori.  Ryanair nel 2015 ha movimentato, tra Bari e Brindisi, 3,1 milioni di passeggeri. Senza l’apporto dei low cost lo scalo di Brindisi sarebbe destinato alla chiusura.L’ultimo studio sulla resa dell’alleanza con Ryanair è stato realizzato lo scorso anno dall’università di Bari, coordinato dalla professoressa Angela Bergantino: su 12 milioni spesi per finanziare il banner pubblicitario sul sito della compagnia irlandese il ricavo economico sarebbe di 312 milioni. Salvo inchieste o violazioni di legge. Sullo sfondo ci sono però le ipotesi su cui lavora la Procura di Bari, secondo cui Aeroporti di Puglia potrebbe aver omesso di effettuare una gara d’appalto per scegliere Ryanair.

Ryanair, nel frattempo, sta pensando di andare via dalla Sardegna. In particolare vuole dire addio ad Alghero, condannando l’aeroporto alla chiusura. Si è creata una certa mobilitazione  e sono scesi in campo due sardi illustri nel panorama musicale e in quello della moda: Paolo Fresu e Antonio Marras. Due testimonial d’eccezione che hanno voluto partecipare concretamente alla “colletta” avviata dagli imprenditori del nord Sardegna versando un contributo sul conto corrente intestato a Confcommercio Nord Sardegna. Un’iniziativa che ha come unico obiettivo quello di convincere Ryanair a mantenere i propri investimenti sullo scalo di Alghero, evitando in questo modo la già annunciata cancellazione di 14 rotte per la stagione estiva 2016.

Ryanair, intanto, annuncia novità nell’immagine. Dimenticate quel giallo allucinante che monopolizza gli interni dei velivoli Ryanair. È infatti tempo di rinnovamenti anche per la regina delle compagnie aeree low cost e, in generale, uno dei vettori più gettonati del mondo. In Italia, secondo i dati dell’Enac, è il primo: ha raccolto nel 2014 26,1 milioni di passeggeri contro i 23,4 di Alitalia. Più indietro Easyjet a 13,4 milioni di biglietti emessi.

L’annuncio era stato dato mesi fa ma questo mese sarà consegnato un nuovo Boeing 737-800 che darà l’inedita linea estetica per il futuro. Così come le prossime consegne. Non è chiaro se inizierà un programma di riammodernamento progressivo o se invece i nuovi interni, decisamente più eleganti, procederanno con la sostituzione degli aerei, quindi in tempi notevolmente più lunghi. Ma dato che si tratta di un riallestimento piuttosto strutturale legato alla linea Sky di Boeing, è probabile che molti passeggeri saranno destinati a viaggiare con i “vecchi” 737 ancora per molto tempo.

In ogni caso, sparirà prima o poi il bulimico giallo sparato voluto anni fa dall’onnipotente capo della compagnia irlandese, Michael O’Leary. Le prime immagini circolate del restyling – una delle quali diffusa direttamente dall’account Twitter ufficiale – lasciano intravedere poltrone blu, cappelliere gialle e, in alcune versioni che sembrano verosimili, una fascia gialla su di esse. Sembra esserci più spazio per le gambe e una vivibilità più confortevole.

Sul social è infatti iniziato il can can legato alle novità, con gli utenti che hanno tentato di capire se ci sarà in effetti più margine di manovra una volta seduti (magari non a scapito dell’imbottitura delle poltrone) e se in generale la postazione sarà più comoda. “Stiamo introducendo i nuovi interni – ha detto un portavoce – dove diminuiremo il giallo e installeremo nuove grafiche”. In realtà i dubbi dovrebbero essere presto spenti in positivo: le poltrone sarebbero le stesse utilizzate da altre compagnie, fra cui Lufthansa, in classe economy. Ci sarà anche un nuovo sistema d’illuminazione a Led secondo lo schema di allestimento Sky Interiors progettato dal colosso statunitense per i suoi nuovi Boeing 737: le luci sul soffitto dell’aereo sono in grado di riprodurre vari schemi cromatici, come un cielo azzurrino e una rilassante tavolozza di colori del tramonto.

Se ne discuteva dal 2014, quando O’Leary ammise di essere responsabile dell’assetto degli interni, “voluto per mantenere tutto molto brillante”. Troppo. Davvero stucchevole. Tanto che appunto si è arrivati a una mezza rivoluzione. In corrispondenza della novità cambiano anche le divise degli assistenti di volo e i menu di bordo. Questo per tutti, da subito. Il tutto, insieme a una serie di altri servizi, rientra nella strategia di miglioramento complessivo del servizio raccolta sotto l’hashtag #AlwaysGettingBetter.