Agricoltori siciliani mai contenti: "Il bel tempo rovina i raccolti"

Agricoltori siciliani mai contenti. Quando piove, è allarme perchè piove. Quando c’è caldo, è allarme per la siccità. Quando c’è bel tempo, è allarme perchè non piove. Vive sempre di allarmi l’agricoltura siciliana. Questa volta il pericolo è l’inverno mite. “L’inverno siciliano sta offrendo una temperatura media di 15 gradi, ciò determina sempre di più il cambiamento anche delle produzioni”. Lo rileva Coldiretti Sicilia commentando “le anomalie climatiche che stanno portando alla moltiplicazione di insetti che di solito appaiono a fine marzo e che dovrebbero morire con l’arrivo del primo freddo”. “La lotta integrata per la produzione biologica comporta così delle modifiche degli antagonisti impiegati sfasando i cicli e modificando il lavoro degli imprenditori – continua Coldiretti -. Ma è la fioritura precoce che preoccupa gli agricoltori, fioritura che potrebbe essere bruciata da eventuali gelate compromettendo la prossima annata” Il cambiamento climatico secondo Coldiretti Sicilia sta rendendo sempre più radicali le scelte produttive: “Si ripristinano infatti produzioni di banane che una volta erano abbastanza diffuse in tutta l’Isola e che ora rivivono grazie ad investimenti mirati anche da parte di molti giovani che le vendono nei mercati di Campagna amica. L’avocado, uno dei frutti sempre piu’ apprezzati per le tante qualità organolettiche che contiene, piace molti agricoltori che estirpano produzioni che non rendono adeguatamente per dedicarsi a questo frutto che trova moltissimi impieghi in cucina”. C’è poi l’annona, “un frutto che non è certo una novità per le campagne siciliane, soprattutto del messinese, ma che non riusciva più a trovare una collocazione. E poi ancora si investe in novità come papaia, frutto della passione, caffè verde, lime, ananas, mango e molti altre specialità che nell’Isola trovano sempre più un habitat naturale”, conclude Coldiretti Sicilia.