I Comuni siciliani e le azioni per il contrasto all’evasione dei tributi”

I Comuni e le Azioni per il contrasto all’Evasione dei Tributi” questo il titolo del seminario che si volgerà a Palermo, presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, il 17 febbraio prossimo con inizio alle ore 9.00.

L’iniziativa organizzata da Anci Sicilia, Anci nazionale e Ifel, in collaborazione con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, vedrà, fra gli altri, la partecipazione di Leoluca Orlando, presidente Anci Sicilia, di Antonio Gentile, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, di Ignazio Gibilaro, Generale di Divisione della Guardia di Finanza, Comando regionale Sicilia e di Pierciro Galeone, Direttore Ifel Le relazioni saranno affidate ad Andrea Ferri, Responsabile finanza locale dell’Anci, a Lucio Catania, giudice tributario, a Maria Antonietta Lucchese e Stefano Compagno della direzione regionale dell’Agenzia dell’Entrate e a Giampiero Zaffi Borgetti e Dario Gambino di Ifel. Modererà i lavori, Mario Emanuele Alvano, segretario generale Anci Sicilia.

“Sviluppare e potenziare gli strumenti organizzativi a disposizione dei Comuni siciliani per le azioni di contrasto fiscale e contributivo è l’obiettivo principale di questa iniziativa”, hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente, presidente e Segretario di Anci Sicilia.

“Rafforzare le competenze del personale, anche sulla base di buone pratiche già esistenti in altre realtà nazionali, permettere l’accesso ai database locali e migliorare la collaborazione tra gli Enti preposti alle attività di verifica e controllo – continuano Orlando e Alvano – sono gli elementi necessari affinché le Amministrazioni comunali possano mettere in atto tutte le azioni necessarie a contrastare la forte evasione tributaria, ancora troppo presente in Sicilia”.

“Ricordiamo, infine – concludono Orlando e Alvano – che in base all’attuale Legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, art. 5, l’azione di compartecipazione alla lotta all’evasione dei tributi locali da parte dei Comuni consente, a questi ultimi, di acquisire un’entrata finanziaria pari al 100% del recuperato, cosa che, in un momento di crisi finanziaria così grave, può risultare particolarmente utile”.