Soldi a fiumi dalle Royalties per i centri storici, ma le polemiche non mancano: 'Il perforatore e lo sciacalletto'

«Se Ragusa ha preso 30 milioni di euro dalle royalties non è un caso, ma c’è stato un sindaco che ha rilasciato le concessioni contro tanti che lo criticavano in maniera molto aspra, per molti io ero il sindaco contro la Val di Noto. Quando poi sono arrivato a Palermo, insieme ad altri parlamentari ho contribuito a far incrementare le royalties dal 10 al 20% quindi, dai 3 milioni e mezzo che prendavamo quando io ero sindaco di Ragusa, sono arrivati 30 milioni d euro» Parla così il deputato regionale ragusano Nello Dipasquale che auto-elogia il suo operato nella qualità di primo cittadino del comune di Ragusa quando, contro molti oppositori, concedeva autorizzazioni a destra e manca per le ricerche petrolifere. Quelle autorizzazioni, considerate da molte uno sfregio al territorio, servivano a portare soldi nelle casse del comune e così, mentre altre amministrazioni arrancavano, Ragusa cresceva a dismisura e, quando Nello Dipasquale si è presentò alle regionali, il suo fù un vero trionfo. Il parlamentare, oggi del Pd, ha sempre avuto un buon rapporto con le compagnie petrolifere perché ha sempre pensato che questo suo atteggiamento accondiscendente nei confronti di chi chiedeva di perforare Ragusa, potesse portare dei risultati economici importanti. È per questo che il deputato regionale, già sindaco di Ragusa, ha tenuto ad essere il primo a far sapere che in commissione bilancio all’Ars è passato un emendamento che lo vede primo firmatario e che prevede che, grazie alle  royalties, saranno finanziati interventi di recupero dei centri storici dei Comuni siciliani, con particolare riferimento a quelli dell’Unesco. Quella che diventerà a tutti gli effetti una nuova norma, prevede pertanto la possibilità di finalizzare le royalties per interventi di riqualificazione dei centri storici, ma anche per avviare una politica di riduzione della pressione fiscale e per i servizi sociali in favore dei disabili. Sono le principali linee direttive dell’emendamento che rivoluziona l’utilizzo delle royalties. Dipasquale spiega che «l’emendamento permette di ridistribuire parte delle royalties anche ai Comuni del libero consorzio di riferimento. Accadrà laddove le royalties supereranno i 15 milioni di euro e dunque si lavorerà attraverso un’azione condivisa di crescita a sostegno dei territori della ex provincia di Ragusa. In questo modo anche i Comuni del comprensorio avranno delle ricadute positive. L’emendamento istituzionalizza l’utilizzo delle royalties anche per un altro importantissimo aspetto, ovvero il rifinanziamento della legge speciale su Ibla a cui andranno ogni anno 5 milioni di euro. Sapevamo – dice il deputato- che il rifinanziamento della legge su Ibla era una possibilità remota rispetto alle ristrettezze economiche della Regione ed allora abbiamo pensato a blindarla attraverso questo emendamento che la rifinanzia con i proventi delle royalties. Bisogna stare attenti – afferma ancora l’ex sindaco di Ragusa poi attraverso un video-messaggio pubblicato su Facebook,  perché non si possono spendere questi soldi  a spese correnti come fatto da un comune (il riferimento è al Comune di Modica – ndr)  dove le spese correnti passano da 70 a 90 milioni in tre anni».

Le parole di Dipaquale hanno acceso una miccia che ha fatto esplodere la rabbia del sindaco di Modica Ignazio Abbate che tiene a dire come lui abbia messo del suo nell’ottenimento di questo risultato e le suona, ma le canta anche, al suo ex collega ragusano con un post pubblicato si Facebook:

ignazio abbate

 

 

Caro Nello ti scrivo, così mi distraggo un po’….visto che ho notato il tuo spirito canterino e sanremese, ho voluto prendere in prestito anche io una frase del grande Lucio Dalla per scriverti due righe dopo le tue di ieri. Non capisco il motivo di tanto nervosismo, caro Nello, su un argomento che dovrebbe farci tutti rallegrare. Ho saputo che in commissione bilancio ci sono stati momenti di alta tensione, che non ti hanno visto coinvolto ma che probabilmente ti hanno lasciato con l’adrenalina ancora in corpo. Ti ringrazio per le spiegazioni sulla differenza tra Governo nazionale e regionale. Ma a questo punto voglio spiegarti io una cosa. Le perforazioni petrolifere si dividono in due categorie: di terra e di mare. Mentre le prime sono di pertinenza della Regione, le altre sono controllate dal Governo nazionale. Quindi, come vedi, l’argomento trivellazioni non riguarda solo la Regione. Se hai la possibilità di farti mostrare dall’Onorevole Vinciullo la lista di chiamate sul suo cellulare, troverai una chiamata da Roma dello scorso 20 gennaio. Era del viceministro Vicari che con me davanti, senza la carbonara cui accennavi tu, discuteva con il presidente della Commissione Bilancio proprio della spartizione delle Royalties. A me non interessa prendere nessun merito. Non avevo i poteri per mettere la firma su quell’emendamento ma potevo solo impegnarmi al massimo con riunioni e colloqui privati con chi il potere decisionale ce l’ha. Se fai una rapida ricerca su Google, noterai che l’anno scorso sollevai la questione royalties e molti mi presero per un folle visionario. Da allora, ogni volta che ne ho avuto occasione, ho perorato questa causa. Per questo considero la tua firma, per la quale ti ringrazio e ringrazio l’onorevole Vinciullo, anche un po’ mia, un po’ del sindaco di Ispica, di quello di Pozzallo e di tutti i sindaci degli altri comuni che ne beneficeranno. Ragionando in un’ottica comprensoriale e non comunale, come giustamente tu fai notare, semmai mi rammarico per i fondi persi dalla Legge su Ibla. Purtroppo il nostro libero consorzio perderà nel complesso 2,5 milioni di euro visto che i fondi per Ibla verranno presi dal 70% delle royalties rimanenti a Ragusa. Spero che questo non vada ad intaccare una delle perle del barocco che tanto lustro porta al nostro territorio. A Proposito però di questa percentuale, il 70%, ritorno nuovamente a Sanremo e ti dico che “si può fare di più” visto che ritengo ancora sproporzionata la divisione dei proventi. Ma per il momento va bene così, viva l’onorevole Di Pasquale, viva l’onorevole Vinciullo, viva il viceministro Vicari e viva tutti coloro che si vogliono impegnare per la crescita del nostro territorio.

La controreplica di Nello Dipasquale, ovviamente, non si è fatta attendere e, sempre sui social, il deputato regionale ha risposto così ad Ignazio Abbate:

Ha perfettamente ragione il sindaco Abbate. E’ vero, mi sono innervosito. Accade ogni qualvolta mi trovo dinnanzi un sindaco che pur di farsi campagna elettorale si concede azioni di sciacallaggio politico e pur di cadere in piedi, si lascia andare a sciocchezze, bugie e menzogne. Abbate si autodefinisce parte attiva rispetto al mio emendamento sulle royalties, solo perché ha parlato telefonicamente con il mio collega on. Vinciullo. Come sempre sbaglia. E sbaglia di grosso. Vinciullo fino a quando non ho chiesto io stesso di apporre la sua firma, non sapeva nulla di questo emendamento che è stato invece concepito in più riunioni tra me, l’assessore regionale Baccei e il vicecapo di gabinetto Librizzi. Abbiamo insieme elaborato questo emendamento e solo dopo ne ho chiesto la condivisione ai colleghi della commissione Bilancio all’Ars. Abbate deve dunque smetterla di fare campagna elettorale con il lavoro svolto dagli altri. Deve pensare, piuttosto, ad occuparsi dei tanti problemi della città di Modica piuttosto che commettere errori così grossolani e puerili di grammatica politica. Ha già cambiato versione. Prima era tutto merito del sottosegretario Vicari, poi della firma dell’on. Vinciullo, ma purtroppo per il sindaco di Abbate, torno a spiegare che quell’emendamento l’ho proposto io e non altri. Lo posso dimostrare in qualsiasi sede, sia in un comizio nella sua città, e non mi costringa a farlo, che in un confronto televisivo. Ridicola, poi, la sua riflessione sulla legge su Ibla. La legge sarà finanziata a vita, proprio grazie a questo mio emendamento. Se ne faccia una ragione. Piuttosto prenda atto del fatto che grazie alle scelte effettuate da sindaco di Ragusa, quando mi sono assunto la responsabilità di dire si alle concessioni per le trivellazioni a terra (su quelle a mare mi sono sempre dichiarato contrario), oggi è possibile contare su cospicue risorse economiche grazie alle royalties con percentuali in favore della città di Ragusa che ho fatto alzare, insieme ad altri colleghi, nel mio ruolo di deputato regionale. Grazie al mio coraggio e al mio impegno oggi Ragusa e la provincia iblea possono contare su di un beneficio che è un vero e proprio patrimonio economico (circa 30 milioni di euro) e che adesso, grazie al mio emendamento alla Finanziaria, servirà concretamente a migliorare i centri storici, a ridurre le tasse ai cittadini e a sostenere alcuni servizi sociali. La smetta di fare la figura dello sciacalletto perchè non serve. Del resto il riconoscimento di un contributo e un segnale al resto della provincia, mediante le royalties, non sono state le sue passeggiate romane ma il mio emendamento votato in commissione Bilancio. E mi creda, sindaco Abbate, non mi ha proprio ispirato lei”.