Cribis: aumentano nel 2015 in Italia i best partner commerciali

Negli ultimi anni, a partire dal 2010, la percentuale di imprese italiane affidabili dal punto di vista delle relazioni commerciali è in continua crescita. La quota dei migliori partner commerciali B2B, aggiornata a fine 2015, infatti ha raggiunto il 7,18%, il picco massimo degli ultimi 6 anni. La imprese più affidabili inoltre sono localizzate nel nord est, di grandi dimensioni, operanti nel settore dei servizi finanziari e industria. Decisamente meno sicure commercialmente invece le realtà di piccole dimensioni, dell’Edilizia, dei Trasporti e del Commercio al dettaglio. E’ questo in sintesi quanto emerge dall’Analisi sui migliori partner commerciali B2B realizzata da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella business information.

Nello specifico, il totale delle ditte individuali e società attive in Italia sono state classificate da CRIBIS D&B sulla base della probabilità di generare insoluti commerciali nei 12 mesi successivi al momento della rilevazione, attraverso un modello originale che si basa su numerose variabili quali indici di bilancio, esperienze di pagamento, informazioni pregiudizievoli oltre, ovviamente, a informazioni anagrafiche e sulla forma giuridica, area geografica di appartenenza, dimensione e anzianità aziendale.
Entrando nel dettaglio dell’analisi aggiornata al 31 dicembre 2015, negli ultimi 6 anni la percentuale dei migliori partner commerciali B2B ha seguito un trend positivo di continua crescita, manifestando segnali di ripresa economica. La percentuale dei migliori partner commerciali B2B nel 2010 era infatti solo del 5,53%, è passata al 5,83% nel 2011 per poi aumentare costantemente fino all’attuale 7,18%. Rimane un gap negativo rispetto al 2009, quando la percentuale era del 10,15%, ma il buon andamento degli ultimi anni lancia segnali di fiducia per il futuro.
Dalla fotografia scattata di CRIBIS D&B il Nord Est è l’area geografica più virtuosa con una quota di miglior partner commerciali B2B dell’11% sul totale delle imprese attive sul territorio. Segue il Nord Ovest con il 9,64%, il Centro con il 6,15%, chiude il Sud e le Isole con solo il 3,06%.Il Trentino Alto Adige, con il 13,89% di best partner commerciali è la regione più affidabile d’Italia. Emilia Romagna e Veneto si posizionano al secondo e terzo posto, con percentuali rispettivamente del 10,91% e del 10,75%. All’ultimo posto invece troviamo la Campania (2,25%) e la Calabria (2,78%), aree ancora molto in difficoltà e meno sicure per stabilire relazioni commerciali.
Entrando nel dettaglio provinciale, Trento (18,51%), Biella (15,54%), Ravenna (15,20%) e Belluno(13,83% %) sono invece le migliori città. Nelle prime posizioni seguono Sondrio(12,73%), Mantova (12,65%), Vicenza (12,51%), Cremona (12,43%), Treviso (12,24%) e Cuneo (11,90%). Caserta (1,72%), Napoli (2,20%) e Crotone (2,22%) sono invece le province meno affidabili commercialmente.
A livello settoriale sono i servizi finanziari a registrare la quota maggiore nella categoria analizzata, pari al 19,64%. Bene anche industria e produzione (9,79%). Al contrario è il macrosettore dell’edilizia ad avere la minor quota di best partner commerciali B2B (1,92%).
Dettaglio per tipologia di imprese
E’ la categoria delle grandi imprese che ad avere la maggior incidenza di migliori partner commerciali con una percentuale del 41,46%. Situazione opposta per le piccole imprese con una percentuale che scende al 6,21%. Le small e le medie imprese rispettivamente invece hanno una quota del 20,81% e del 38,21%.
“I dati relativi mostrano finalmente alcuni spiragli di ripresa per le nostre imprese – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B -. I risultati che sono emersi nel 2014 e nell’anno appena concluso dal nostro osservatorio ci fanno ben sperare, anche perché trovano conferma anche nei dati sui pagamenti, la fotografia più aggiornata e “fresca” dello stato di salute delle aziende,che mostrano una riduzione dei ritardi gravi rispetto allo stesso periodo dello stesso anno”.
“Questo miglioramento non deve però fare abbassare la guardia. Rispetto al 2010 infatti la percentuale dei best partner commerciali è ancora bassa. Quindi che cosa fare? “Due aree sono fondamentali”, continua Marco Preti, “ continuare a investire nella gestione del credito commerciale e sapere individuare i clienti e i partner su cui investire di più, anche da un punto di vista dell’affidabilità finanziaria. In questi anni le aziende che hanno performato meglio e che si sono difese efficacemente da fallimenti, insoluti e ritardi nei pagamenti sono quelle che hanno saputo fare queste due cose, investendo in procedure e strumenti per migliorare la propria gestione del credito e il proprio cash management e sapendo intercettare contemporaneamente le nuove opportunità”, conclude Preti.
Approfondendo l’analisi sulla base dell’anzianità delle imprese, sono quelle fondate prima del 1951 ad avere l’incidenza più alta di Best Performer Commerciali, mentre la categoria con minor incidenza di Best Partner Commerciali è rappresentata da quelle costituite dal 2011 ad oggi, comprese le start up, con un’incidenza solo dello 0,57% sul totale.