Sicilia, Finanziaria verso il voto finale. Scontro sui contributi

La Finanziaria che dovrebbe mettere a posto i conti della Sicilia si avvia verso l’approvazione finale all’Ars.   La finanziaria taglia 400 milioni di euro e accantona 500 milioni di spesa: sarà sbloccata solo dopo la definizione dell’accordo con lo Stato. Ieri è passato per ultimo, fra le polemiche l’articolo che stanzia 311 milioni per enti, associazioni, istituti, agenzie, scuole e università. La norma dà il via libera a contributi a 63 sigle: 21,6 milioni in meno di quanto stanziato l’anno scorso.

L’esecutivo ha presentato un emendamento di riscrittura dell’art.23 della finanziaria che ha ‘salvato’ soltanto l’Unione italiana ciechi (1,5 mln), Istituto per ciechi di Palermo (1,4 mln), Stamperia Braille (1,6 mln), centro regionale Helen Keller (570 mila euro), Comitato regionale Ens (350 mila euro), Istituto ciechi di Catania (141 mila euro), Assistenza socio sanitaria fisico Frisone (94 mila euro), fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico (6,9 mln).
Tutti gli altri enti e associazioni, come il Cerisdi o il Brass Group, il Corfilac o l’autodromo di Pergusa, potranno partecipare a bandi, relativi al corrispettivo ambito d’attività, che saranno emessi dagli assessorati che avranno a disposizione in totale 12,99 mln.
In più è già stata approvata la norma, inserita in finanziaria, che stanzia altri 6 milioni di euro in un fondo unico per la messa a bando di contributi.

Ieri si è discusso anche dei contributi e dei finanziamenti “obbligatori” per un totale di 187 milioni per numerosi enti, dai teatri all’Irsap. Le voci di spesa maggiori, sono quelle riferite agli stipendi dei dipendenti dell’Ente Fiera del Mediterraneo, contributi all’Irsap (10 milioni) al Ciapi (2 milioni 341 mila euro), ai ‘carrozzoni’ regionali (Azasi, Espi, Ems) con 7 milioni 408 mila euro, all’Istituo regionale della Vite e del Vino, a cui andranno 4 milioni e 958 mila. Incrementati i fondi destinati agli enti parco che riceveranno per il pagamento del personale 14 milioni circa; 12 milioni al Teatro Massimo Bellini di Catania; al teatro Vittorio Emanuele di Messina quasi 4 milioni; 787 mila euro per Taormina Arte; 268 mila per le Orestiadi di Gibellina; 435 mila euro di contributi vanno alle associazioni antiracket, ammonta invece a 113 mila euro il fondo di solidarieta’ per le vittime di richieste estorsive. Azzerate le spese per le consulenze esterne e quelle alla voce “interventi di ssolidarietà”, niente risorse per gli oneri del personale della Regione a Bruxelles, per l’istituto di incremento ippico, l’Ente di sviluppo agricolo e l’Accademia del dramma antico. decurtati anche i fondi ai Teatri e al fondo regionale per il cinema. Finanziata solo la scuola nazionale di cinema distaccata a Palermo, con 42 mila euro per il 2016; 280 mila euro vanno ai consorzi dei comuni che si occupano esclusivamente della gestione della valorizzazione dei beni confiscati, 100 mila euro al nucleo di tutela artistica dell’arma dei carabinieri, alle Universita’ di Palermo, Catania e Messina 4 milioni e 900 mila euro; 81 mila euro vanno invece al servizio informativo agrometerorologico siciliano.

Dichiarato inammissibile un emendamento a firma della deputata Valentina Palmeri del Movimento cinquestelle sulle Riserve delle Saline di Trapani, di Lampedusa, Isola Bella, Monte Pellegrino e altre 23 riserve naturali convenzionate con l’assessorato Territorio e ambiente. E che, secondo i grillini, adesso “rischiano la chiusura” a lasciano “in bilico pure 90 posti di lavoro. Il fondo attualmente a loro disposizione è stato infatti ridotto del 51 per cento, rispetto a loro fabbisogno e di oltre il 60 per cento alla dotazione del 2015. L’emendamento della Palmeri mirava a reintegrarlo”.