Modica: dai rifiuti all'urbanistica, le singolarità dell'amministrazione Abbate

La lettera anonima sulle magagne del comune di Modica è aria fritta? Beh, forse no. Il sindaco della contea, Ignazio Abbate, sembra essere molto sicuro di sé, anche quando attua delle scelte che lasciano qualche perplessità, come il disimpegno, con una semplice determinazione del responsabile del settore,  delle somme vincolate per il servizio rifiuti proprio il giorno in cui il C.G.A  gli dà torto nel ricorso contro la ditta che gestisce il servizio di raccolta rifiuti, accogliendo solo la sospensione della parte inerente il risarcimento danni chiesto dalla ditta, ma confermando quanto previsto dal Tar riguardo l’adeguamento delle spettanze.

Il settore urbanistica è uno di quelli sotto accusa nella lettera anonima. Assessori e consiglieri che esercitano negli studi tecnici dei padri, incarichi diretti affidati a figli di consiglieri di opposizione. Per dimostrarlo basta partire da una delibera, la n 5138 del 28 Gennaio 2016, avente per oggetto la proroga degli incarichi a esperti esterni per la definizione delle pratiche di condono edilizio finalizzate all’emissione del provvedimento finale di concessione edilizia o diniego. Con la delibera in questione è stato prorogato l’incarico ai tecnici: Mugnieco Salvatore, Lucifora Giorgio, Colombo Salvatore, Lucifora Andrea, Roccasalva Christian, Scapellato Giuseppe e Scucces Federico. Due dei tecnici, Mugnieco e Lorefice, ricevettero il primo incarico nel 2005, gli altri negli anni successivi, per loro è stato un susseguirsi di proroghe motivate dal fatto che non è stato possibile all’ente completare il lavoro di definizione delle pratiche per le concessioni edilizie. Gli incarichi sono stati affidati in base all’articolo 12 della Legge regionale 17/2004 che consente ai comuni di affidare gli incarichi diretti ai professionisti per la materia in oggetto in ordine alla indisponibilità del personale interno all’amministrazione per l’esame istruttorio delle domande di autorizzazione o concessione in sanatoria. I soldi per questi esperti, sempre secondo quanto previsto dalla legge regionale, vanno presi dagli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. Ora, già suona strano che per oltre 11 anni si siano dati incarichi diretti agli stessi tecnici, ma – si legge nella delibera – l’inerzia del cittadino, autore dell’abuso, non ha consentito la definizione delle istanze, ma quel che subito risalta all’occhio è un incarico in particolare. Il Geometra Federico Scucces è figlio del consigliere comunale Giovanni Scucces, geometra anch’egli, eletto nel Pdl e oggi indipendente, ma consigliere di opposizione che, a sua volta, è titolare di uno studio tecnico sito a Modica. Un altro figlio d’arte, anche se il papà adesso non fa più politica attiva, è Christian Roccasalva, figlio di Enzo, esponente di spicco del Pd modicano.

I precedenti e le inchieste

L’ufficio urbanistica di Modica è stato spesso sotto il mirino della Procura, nel 2008 ad esempio, l’ente venne condannato per le concessioni rilasciate per la realizzazione di un kartodromo, ecco lo stralcio di un articolo pubblicato su RTM subito dopo la sentenza:

Dieci ore di camera di consiglio. Tanto ci ha messo il collegio penale del Tribunale di Modica(Scibilia, Di Marco, Rubino)per emettere le 13 sentenze a conclusione del del processo per l’inchiesta sulla costruzione di un kartodromo e di un impianto di biomassa, nelle Cave Gisana Giarrusso Liccio e Zimmardo Bellamagna. I giudici hanno disposto, tra le tante, il ripristino dello stato dei luoghi e la demolizione delle strutture già realizzate perché illegittime, oltre al risarcimento danni in favore dello Stato, costituitosi in giudizio, da liquidarsi in separata sede e quantificato in oltre un milione 200mila euro. Si chiude con queste decisioni ma anche con condanne ed assoluzione un lungo ed articolato processo intentato su un’indagine svolta dai carabinieri circa il rilascio di concessioni illegittime da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Modica per la realizzazione dei due impianti. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio e di violazione del Piano Regolatore Generale in materia di inedificabilità e di deturpamento della macchia mediterranea, ma anche di violazione dei vincoli paesaggistici ed idrogeologici. La pena maggiore è stata inflitta all’allora responsabile dello Sportello Unico 

Una cosa simile accadde anche nel 2012 con la Procura che avviò una inchiesta per la concessione rilasciata a due private per edificare un palazzo nell’alveo del torrente San Liberale in Via Trani.

 

Gli assessori e i casi dell’incompatibilità

Il sindaco Abbate ha una certa affinità con i tecnici avviati, questo vale anche per l’assessore all’Urbanistica Giorgio Belluardo, figlio dell’Ingegnere Antonino che ha sempre lo studio tecnico a Modica. La preoccupazione di qualcuno è che le concessioni possano essere  firmate da chi, da privato, fa le pratiche. Per quest’ultimo aspetto i consiglieri di opposizione stanno organizzandosi per sollevare la questione di incompatibilità in ossequio al regolamento comunale che riporta quanto disposto dal D.lgs. n 267 del 2000, art. 78 che, al comma 3, così recita: I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato. Lui, Belluardo, si è sempre difeso dicendo di non esercitare più la professione da quando è assessore, ma è davvero così? Abbiamo fatto la prova del nove telefonando, in data 3 marzo 2016, presso lo studio del Padre, ecco il contenuto della telefonata:

Buonasera, vorrei parlare con Belluardo, l’assessore per intenderci, avrei bisogno di esporgli una problematica relativa ad una pratica 

Si certamente – risponde l’interlocutore –  mi dica quando vuole venire….

Magari inizio settimana prossima

Ah ok, allora sa cosa facciamo? Le do il numero di cellulare così vi mettete d’accordo voi…

Magari non esercita. Ma se qualcuno chiama per un appuntamento, non si nega Queste preoccupazioni, da parte dell’opposizione, sono state espresse anche in occasione dei lavori del consiglio comunale del 14 dicembre 2015 quando in aula di discuteva del piano spiagge, un argomento molto delicato. Tra gli altri assessori sul quale permane qualche dubbio sulla incompatibilità spunta anche Giorgio Linguanti, ingegnere con studio a Modica dove si occupa di progettazione e direzione di opere strutturali.

Otto milioni di euro disimpegnati il giorno della sentenza del Cga

Ma torniamo ai rifiuti. Con la determinazione n 481 del 26 febbraio del 2016 il Sindaco ha disimpegnato le somme di circa 8 milioni di euro (7.817.678,90 euro) dal capitolo destinato principalmente al servizio di gestione del settore rifiuti, considerato – si legge- che non è possibile prevedere la conclusione delle procedure tecnico-amministrative per l’affidamento alla ditta specializzata nel settore del servizio di gestione integrata dei rifiuti,  capitolo che garantisce l’impignorabilità delle somme stesse. Nella stessa determinazione si da atto che, per garantire lo svolgimento dei vari servizi di igiene ambientale per l’anno 2016, si provvederà con successivi provvedimenti di impegno spesa. Lasciando per il momento stare l’aspetto prettamente tecnico e legale, il fatto, però, che la determinazione arrivi il giorno stesso, 26 febbraio, in cui il Cga di Palermo ha dato torto al comune di Modica (che aveva presentato ricorso avverso la sentenza del Tar Sicilia che aveva accolto la richiesta della ditta Puccia, incaricata della gestione del servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani, che chiedeva le spettanze rivalutate dell’adeguamento Istat, sentenza che costerà all’ente circa 4 milioni di euro), qualche interrogativo lo fa sorgere. Perché allora non dare i soldi alla ditta così come previsto dalla sentenza? Per tutta risposta, invece, il sindaco ha immediatamente svincolato delle le somme vincolate e impignorabili come previsto dall’articolo 19 della Legge Regionale n 9 del 2010, art. 3 comma 2. Intanto, il giorno 29 Febbraio, sempre il primo cittadino ha prorogato il servizio di raccolta rifiuti alla ditta Giorgio Puccia in attesa che l’Urega completi le procedure per la gara d’appalto alla quale hanno partecipato 7 imprese, l’apertura delle buste è stata ultimata qualche giorno fa.