Pesca, tonno: si cerca soluzione per barche senza quota

Mi farò portatore della richiesta di ripartire il 70% delle le 445 tonnellate di tonno rosso in più per l’anno 2016, nella quota condivisa che rientra nella pesca accidentale. Il Consiglio regionale della pesca ha deliberato all’unanimità un mandato in tal senso e mi ha chiesto di sottoporre questa proposta al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali”.  Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Antonello Cracolici a margine della sessione di oggi del Consiglio regionale della pesca, convocata subito dopo la pubblicazione del decreto che attribuisce le quote tonno per il 2016 che quest’anno hanno avuto un incremento del 20 per cento.

“Voglio ricordare che tra il 2016 e il 2017 la pesca del tonno avrà una disponibilità di quote pari a oltre 3.200 tonnellate. Ovvero complessivamente circa 1000 tonnellate in più rispetto alle quote del 2015. Una crescita del 50% che così come proposto dal ministero, sarà ripartita ad un numero di imbarcazioni tra circuizione e palangaro pari a 42: ovvero poco più del 10 % delle imbarcazioni che pescavano tonno negli Anni 2000. Dopo anni di riduzione di quote tonno è inaccettabile che questo aumento, grazie al ripopolamento che si è prodotto nel Mediterraneo, non possa avere tra i beneficiari anche quanti sono stati totalmente privati della possibilità di pescare uno dei prodotti più storici della nostra marineria”.
Plaudono all’iniziativa dell’assessore i rappresentanti delle associazioni di categoria: “la decisione presa stamani dalla Consiglio regionale della pesca – dice Pino Gullo, Responsabile del Dipartimento Pesca di Legacoop Sicilia – di chiedere per il 2016 al Mipaaf di riservare il 70% della quota indivisa alla pesca accidentale delle barche senza quota, che come centrali cooperative Aci e Federpesca abbiamo contribuito ad elaborare, va nella direzione giusta di tutela quei pescatori, in particolare quelli che praticano la pesca con il palangaro, molto numerosi in Sicilia, che più di altri, hanno alta probabilità e incorrono, pescando pesce spada o alalunga, nella pesca accidentale del tonno rosso. Ovviamente – conclude Gullo – in attesa di una riorganizzazione complessiva della distribuzione delle quote tonno, di cui dopo il 2017, tutti auspichiamo una riforma UE dei criteri assegnazione”.