Impianto rifiuti pericolosi a Scicli: Assenza chiede la sospensione dell'autorizzazione

A Scicli continua a tenere banco la discussione relativa all’autorizzazione data dalla Regione all’Acif per la realizzazione di un impianto per il trattamento e il recupero di rifiuti pericolosi e non con capacità annua fino a 200 mila tonnellate. Da quando è stata pubblicata la notizia in anteprima sul nostro giornale, si sono registrati tanti interventi e diverse riunione tra le associazioni e anche tra i partiti politici. Durante queste riunioni sono stati individuati alcuni vizi di forma che potrebbero inficiare l’atto (DDS 218 del 3 marzo 2016) ed è per questo che molti rappresentati politici e di associazioni stanno valutando l’ipotesi di presentare ricorso al Tar. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente politico della vicenda, i due deputati sciclitani hanno fatto sapere che verificheranno come si sia potuti arrivare ad uno  stato avanzato della pratica senza che la notizia sia venuta fuori. Sull’argomento oggi è intervenuto Giorgio Assenza, deputato di Forza Italia il quale ritiene che ci siamo i presupposti per richiedere una sospensiva del decreto, di seguito il comunicato integrale:

La vicenda relativa “all’apertura” (in effetti più che un ampliamento si tratta di un nuovo mega impianto) di un “Centro di stoccaggio e trattamento di rifiuti, anche pericolosi, in c.da Cuturi a Scicli, sollevata per la prima volta la settimana scorsa in sede di Commissione Territorio e Ambiente all’ARS dall’on. Giorgio Assenza, è oggetto di ulteriore approfondimento da parte del deputato regionale ibleo. In data 3 marzo il dirigente del dipartimento regionale dell’ acqua e dei rifiuti ha rilasciato l’Autorizzazione Integrale Ambientale (AIA)  al “Progetto per l’ampliamento dell’attività di gestione dei rifiuti della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi” in c.da Cuturi in variante allo strumento urbanistico del Comune di Scicli. La vicenda ha creato grave allarme tra i cittadini, trattandosi di un mega impianto che prevede il trattamento di 200 mila tonnellate di rifiuti l’anno, di cui 115 mila rifiuti pericolosi di ogni genere.

Tra l’altro, alcune delle autorizzazioni propedeutiche al rilascio dell’AIA, pur essendo positive, erano state rilasciate a loro tempo con riserva, perché la scelta architettonica utilizzata per realizzare l’impianto si poneva in contrasto con la perseguita tutela dell’area, l’intervento proposto non trovava coerenza con le previsioni del Piano d’ambito e  il progetto non prevedeva elementi di giudizio al fine di valutare l’impatto dell’iniziativa sul traffico locale. Queste ed altre valutazioni, avevano indotto la precedente Amministrazione ad esprimere parere negativo e l’ARPA a evidenziare diverse perplessità e la necessità di prevedere alcune prescrizioni. “Crediamo che lo sviluppo del nostro territorio – dichiara l’on. Assenza – passi per la salvaguardia dello stesso e il sostegno della sua vocazione turistica e agricola di qualità. Rilasciare autorizzazioni a imprese che puntano ad incrementare i loro profitti, senza preoccuparsi dei potenziali danni che si possono recare al territorio, è inaccettabile. Andiamo avanti per impedire che ciò avvenga, e dopo aver richiesto all’Assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica Utilità l’accesso agli atti per fare completa luce sull’intera vicenda, ho presentato un’Interrogazione urgente, anche al Presidente della Regione, al fine di chiedere il riesame urgente della pratica e, nelle more, la sospensione cautelare dell’autorizzazione”.