Rifiuti, adesso l'allarme viene dalle discariche. Venerdì Crocetta a rapporto a Roma

Continua ad essere caldo il fronte dei rifiuti in Sicilia, adesso l’allarme viene da alcune discariche, che presentano dati di inquinamento oltre i limiti.  In attesa dell’incontro a Roma di venerdì tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore Vania Contrafatto, non arrivano buon notizie dall’Arpa. Secondo l’agenzia regionale, infatti, le discariche di Siculiana e Bellolampo, sforano i limiti ambientali e quindi necessitano di un periodo più lungo di biostabilizzazione dei rifiuti. Il che si tradurrà in altri viaggi di autocompattatori in giro per la Sicilia, come a luglio e come avviene in questi giorni. Salvo che non si torni all’idea di spedire i rifiuti in eccesso altrove.

Gli impianti mobili di biostabilizzazione sono stati sistemati in tutta fretta nelle discariche a fine luglio. È la soluzione grazie alla quale la Regione è riuscita a evitare la chiusura delle discariche. Ma l’utilizzo a ritmo elevatissimo di questi impianti ha provocato il superamento dei limiti di inquinamento.

Proprio per evitare guai la discarica di Siculiana da giorni ha bloccato questo impianto e la stessa cosa sta accadendo in quella di Bellolampo (dove però c’è anche un secondo impianto più grande). Dunque entrambe le discariche viaggiano da domenica a ritmo ridotto. Una situazione che in assessorato speravano potesse normalizzarsi entro giovedì e che invece andrà avanti fino a quando la Regione non troverà altre soluzioni.
Nell’attesa gran parte dei Comuni di Palermo tornerà a scaricare fra Lentini, Melilli e Trapani.

SICULIANA. La discarica di Siculiana, in attesa di nuove verifiche sull’impianto di biostabilizzazione, resta chiusa e ciò manda in tilt la raccolta e lo smaltimento in 15 Comuni dell’Agrigentino. La ditta Catanzaro, che gestisce la discarica di Siculiana, segnala tuttavia che i suoi valori sono in regola. Si tratterebbe quindi di una differenza di valutazione e ciò darà vita a nuove verifiche. Ecco la nota:

“Lo scorso 25 agosto, previo avviso della scrivente nel quale si comunicava il raggiungimento dei 21 giorni di avvenuto trattamento, l’Arpa ha provveduto ad eseguire un campionamento finalizzato alla determinazione dell’Indice respirometrico dinamico. In tale circostanza si apprendeva che la metodica utilizzata dall’ARPA sarebbe stata non quella approvata nel progetto, ossia l’Indice di Respirazione Dinamico Reale (IRDR), bensì quella dell’Indice di Respirazione Dinamico Potenziale (IRDP).

La Catanzaro Costruzioni, nella stessa data, ha comunque effettuato un proprio campionamento volto ad determinare i valori di IRD con entrambe le metodiche. Analisi che la società ha affidato ad uno dei tre laboratori che in Italia è accreditato dall’Ente unico nazionale di accreditamento (Accredia) designato dal Governo italiano e che opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.

Applicando la normativa di settore (il metodo UNI11184-206) i valori di IRDR sono di 370 mgO2*kg SV-1*h-1, mentre quelli relativi all’IRDP sono di 720 mgO2*kg SV-1*h-1.

È evidente quindi, e giova precisarlo, che la Catanzaro costruzioni ha sempre garantito la massima attenzione al rispetto della salute pubblica e né oggi né in passato, come è facilmente verificabile, è stato registrato alcun livello di inquinamento nell’impianto da noi gestito.

ARPA Sicilia ci ha comunicato gli esiti dai quali si evince la veridicità  e l’affidabilità dei dati in nostro possesso. Tuttavia considerata   la peculiarità e la particolare complessità  della metodica in questione  la scrivente chiederà la ripetizione delle prove in contraddittorio in  modo da  ottenere , al di là dei dati meramente  numerici ,  risultati basati sulle stesse metodiche e dunque sovrapponibili e comperabili”.

ROMA. Intanto, venerdì a Roma governo nazionale e regionale si incontreranno per fare il punto. La tensione è alta e Roma ha inviato nei giorni scorsi una lettera del generale del ministero Mariano Grillo con cui si chiede reazione dettagliata al dirigente regionale Maurizio Pirillo sull’applicazione dell’intesa Stato-Regone delle scorse settimane.  Continua il braccio di ferro sulla biostabilizzazione della spazzatura che va in discarica, si chiedono notizie sulla differenziata, visto che in base all’accordo in Sicilia questa doveva aumentare del 3 per cento in tre mesi.

ALCAMO.  Le telecamere dei vigili urbani li hanno immortalati inesorabilmente mentre gettavano rifiuti di ogni tipo per strada e così sono stati multati. Accade ad Alcamo, dove la polizia municipale ha avviato una serie di controlli a sorpresa per le strade della cittadina trapanese nel tentativo di bloccare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti in maniera irregolare. Il sindaco, Domenico Surdi, parla di “gesti ignobili” e su facebook si scaglia contro gli incivili: “Pensiamo al danno che si fa all’ambiente, ai concittadini e alla propria dignità. I controlli continueranno senza sosta e se necessario anche le sanzioni. Un grazie al corpo di polizia municipale che ogni giorno fa il suo dovere”.

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