A Castel di Lucio si prepara il gran concerto del Teatro Bellini di Catania

Labirinto di Arianna castel di Lucio

Il suggestivo scenario, tra  Nebrodi e Madonie, che si affaccia sulla valle dell’Halaesa, a pochi passi dal Labirinto di Arianna, l’opera dello scultore Italo Lanfredini della celebre Fiumara d’Arte, il prossimo 1 agosto, ospiterà i musicisti del Teatro Bellini di Catania per un’esibizioni di musica classica all’aperto.

Sabato scorso il Maestro Fabrizio Carminati, direttore artistico del Teatro Vincenzo Bellini di Catania, insieme a Daniela Lo Cascio e a Giovanni Cultrera, rispettivamente Commissario straordinario e Sovrintendente del Teatro Bellini di Catania, accompagnati dalla vice sindaca del piccolo centro nebroideo, Graziella Sacco e dall’assessore al turismo, Antonio Di Francesca si è recato a Castel di Lucio in località “SS Salvatore”, per valutare l’adeguatezza degli spazi adiacenti alla piccola chiesetta di campagna, per pianificare un concerto di musica classica eseguito dagli orchestrali dell’Ente lirico etneo. Una prestigiosissima ed affascinante iniziativa musicale e culturale come veicolo di socialità, promozione territoriale in uno dei contesti all’aperto più suggestivi dei Nebrodi. Carminati scopre Castel di Lucio grazie “all’amicizia con una castelluccese, Maria Cristina Stimolo, il desiderio e la voglia di conoscere il posto affascinante che mi era stato descritto con molta dovizia. Mi ha molto colpito l’ospitalità della gente che vive in questo meraviglioso posto con l’atteggiamento di assoluta apertura. In un paese montano non è facile trovare questo calore e questa disponibilità. Lo dimostra il fatto che la gente ti guarda, si con curiosità, ma ti saluta con il sorriso e senza nessuna diffidenza.” racconta.

E’ di carminati l’idea di un concerto da queste parti: “Poiché la musica è suono e silenzio, ecco che in questi luoghi ci sono esattamente tutte le costanti che io trovo nella mia professione. In questi luoghi ho ammirato il silenzio notturno accompagnato dai campanacci delle mucche al pascolo. Stamattina ho apprezzato il canto degli uccelli e nella camera dove ho dormito il silenzio assoluto. Silenzio al quale non siamo più abituati. Questo luogo ti dà l’occasione di attraversare tutte le emozioni che si provano leggendo o eseguendo una partitura. La musica potrebbe caratterizzare un territorio perché il carattere della gente che ci vive viene espresso dai compositori nella propria musica. La musica popolare, per esempio, viene dal carattere della gente che vive i territori.

Il Teatro Massimo di Catania, dedicato al genius loci Vincenzo Bellini, non solo cerca di diffondere la cultura musicale, ma cerca di farlo nei luoghi della tradizione, della cultura e dell’arte. Castel di Lucio, per la bellezza dei paesaggi sarà una doverosa tappa – commenta il Sovrintendente del Teatro Bellini di Catania, Giovanni Cultrera: “Castel di Lucio è stata per me una sorpresa favolosa, testimonianza del fatto che la Sicilia possiede un’offerta turistica variegata e immensa – ci racconta la Commissaria Straordinaria Daniela Lo Cascio. La volontà e il desiderio di essere utili al territorio – conclude la Lo Cascio – ci ha spinto fino in quest’area del territorio nebroideo. Dare la giusta visibilità ad un territorio, valorizzandolo, è per noi motivo di orgoglio. La nostra mission è quella di portare la cultura fuori dal teatro”.