A Catania la Business Plan Competition 2012 incorona le nuove start up

“Burn time”, il tempo non va sprecato ma ottimizzato. Che si tratti di un ufficio pubblico o di una segreteria studenti il problema è sempre lo stesso: l’interminabile fila allo sportello. L’attesa è finita, nel senso più stretto della parola, perché c’è un modo veloce e funzionale per visualizzare in tempo reale l’afflusso degli utenti, inserendo il numero del proprio turno e attendendo l’avviso “adesso tocca a voi”. Tempo prezioso recuperato con un solo click, grazie ad un’applicazione per smartphone o tablet: per saperne di più rivolgersi a un gruppo di giovani studenti ideatori della start-up vincitrice della Business Plan Competition 2012, organizzata all’interno del “Corso Imprenditorialità Nuove Imprese & Business Planning” della Facoltà di Economia di Catania.

Questa mattina si è svolta infatti la fase finale che ha messo al vaglio diuna giuria tecnica le 10 idee più innovative (preselezionate su un totale di 30), fondate sulla responsabilità sociale e sull’ecosostenibilità. “Burn Time” – questo il nome del business plan vincitore – si è aggiudicata l’iscrizione per un anno al Gruppo dei Giovani Industriali di Catania guidato da Antonio Perdichizzi, tra i membri della Commissione insieme a Silvio Ontario (presidente Giovani Imprenditori Confindustria Sicilia), Lorenzo Pagliuca (presidente Comitato Mezzogiorno – Giovani Imprenditori Confindustria), Carlo Barbagallo (presidente Campania – Giovani Imprenditori Confindustria), Nino Amadore (Sole 24 Ore), Massimo Alessi (Meta-Group/ZMW – Fondo Ingenium Catania), Grazia Rendo (imprenditrice), Daniele Virgillito (amministratore delegato Centro Catanese Medicina e Chirurgia), Elena Giordano (Ufficio stampa Cogip) e Mario Scuderi (Youth Hub Catania). E per chi non vuole rinunciare a un buon piatto di pasta la soluzione è “180, punto e pasta”, che offre un buon pasto a chi, per lavoro, mangia spesso fuori casa, evitando i break “mordi e fuggi” che spesso intaccano la salute e le tasche. La soluzione sono i distributori automatici “cuoci pasta” – né surgelata né precotta e senza conservanti – collocati presso le sedi aziendali o universitarie. Questa la start-up premiata dalla giuria con il terzo posto, a poca distanza dalla seconda, “Kids United Green School”, una “eco-scuola” per l’infanzia in lingua inglese costruita in perfetta armonia con l’ambiente, per una crescita intellettuale, sociale del bambino in un contesto culturalmente stimolante.

«Ogni anno è un’emozione, una sfida e un traguardo – ha commentato il direttore del Corsoprof.ssa Elita Schillaci, coadiuvata dal professore Marco Romano – per noi che crediamo fortemente nel potenziale delle giovani menti siciliane. Oggi parlare di start-up e business idea è quasi una tendenza, che accogliamo con entusiasmo, perché ci lavoriamo da trent’anni e conosciamo bene il potenziale che sta dietro i banchi dell’Università. Anche quest’anno abbiamo supportato dei sogni che spero diventino realtà». Ha espresso grande ammirazione anche il presidente di Confindustria Giovani SiciliaSilvio Ontario che al momento della premiazione ha sottolineato «quanto contano la tenacia, la passione, e la voglia di guardare al futuro senza timori, per tagliare i traguardi prefissati».