A Modica il Birrificio dell’Anno, Storia di un'impresa nata per gioco

bitta tarì

Quando si sposano  due aziende che fondano le proprie radici in un attaccamento forte e solido al territorio in cui operano, ma allo stesso tempo sanno guardare con inventiva al futuro, allora ecco che nasce quella che si può definire una vera e propria eccellenza.

Pensare alla “Birra al Cioccolato” come il binomio di due imprese che insieme rappresentano l’identità di una città, quella di Modica, è una cosa realmente geniale, apparentemente può apparire un binomio azzardato, ma al tempo stesso dà la perfetta idea di ciò che significa fare sistema per trovare un collocamento importante nel mercato.

Oggi la Città della Contea può gloriarsi di essere madre di due delle eccellenze siciliane più importanti, la prima storica e famosa in tutto il mondo, la seconda destinata a decollare; Stiamo parlando della “dolceria Bonajuto”, conosciuta ovunque per aver esportato l’essenza unica del cioccolato modicano, e del Birrificio Birra Tarì che ha voluto omaggiare la città in cui opera dando vita alla Birra Artigianale al Cioccolato di Modica, un prodotto già lanciato sul mercato da circa un anno, ma che vedrà la sua presentazione ufficiale in pompa magna nel mese di Dicembre in occasione del “Chocomodica”.

Da una parte, quindi,  la Dolceria Bonajuto che ha già una storia importante alle spalle con grandissimi successi ottenuti, dall’altra Birrificio Birra Tarì (Rocca dei Conti), nato circa 5 anni fa, ma destinato ad avere un ruolo da protagonista nel prossimo futuro.

 Un’impresa nata quasi per gioco

Non è un caso che la Fondazione Italiana Sommelier, attraverso la guida Bibenda, abbia giudicato quello di Modica l’unico Birrificio dell’anno, esaltando le qualità della birra Tarì premiata dalla guida con i cinque boccali, un riconoscimento che apre all’azienda le porte verso un futuro ricco di soddisfazioni.

Niente male per un’ impresa nata quasi per scherzo, dalla passione per la birra condivisa da un Ingegnere, Luca Modica,  e un Architetto, Fabio Blanco, i quali nel 2010 decisero di avviare una piccola esperienza basata sulla ricerca di un sapore autentico ricavato dall’utilizzo di prodotti del tutto naturali: malto, luppolo, lievito e acqua con l’aggiunta di essenze tipiche del luogo.

Non passano molti anni, siamo nel 2014, che la Birra Tarì è già conosciuta in tutta la Sicilia, con una produzione di 75 mila litri di birra artigianale e un fatturato di 300 mila euro, con un sostanziale incremento che si riscontrerà a fine 2015 grazie ad investimenti importanti con acquisto di nuovi macchinari e Silos per lo stoccaggio.

Già nel Giugno scorso il Gambero Rosso aveva esaltato le qualità della Birra Trisca, una delle 9  prodotte dal birrificio modicano, medaglia d’argento al Concorso Birra dell’anno 2015 nella categoria spezie e cereali, raccontandola come «una birra che ha il sapore e l’odore del territorio: buccia di limone, basilico, zenzero, coriandolo e frumento russello. Profumata, dal sapore fresco, di facile beva, con una leggera nota acida. Al palato risulta equilibrata, fresca. La temperatura di servizio ottimale è di 7 o 8 gradi. È perfetta come aperitivo e abbinata al pesce. I suoi creatori la consigliano anche a tutto pasto».

La Struttura

Il Birrificio sorge nella zona artigianale di Modica e si sviluppa come ambiente unico e aperto, in cui il laboratorio di produzione è visitabile anche per chi semplicemente ha la curiosità di scoprire la storia e il sapore di una birra giovane e naturale che racchiude in sé un fascino per certi versi ancora interamente da scoprire. La struttura è stata realizzata interamente con soluzioni tecnologiche di ultima generazione che consentono il controllo di tutti i processi e con un occhio di riguardo all’energia alternativa grazie alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare il fabbisogno energetico della struttura stessa.

In questo ultimo anno Il Birrificio modicano ha puntato molto anche sull’organizzazione di eventi, circa uno al mese, aprendo la struttura agli appassionati che hanno così la possibilità di visitare l’azienda e degustare le nove tipologie di birra offerte.

Insomma, fa sempre piacere quando, una volta tanto, possiamo raccontare storie di piccoli-grandi sogni che diventano realtà e, fa ancora più piacere, quando queste realtà sono legate strettamente alla nostra terra tanto da diventarne l’essenza stessa.

 

Carmelo Riccotti La Rocca