Accordo tra ministero del Lavoro, Regioni e Italia lavoro per incentivare autoimprenditorialità

Impiegare in modo coordinato, e nel rispetto delle specificità regionali, tutti gli strumenti a disposizione per combattere la disoccupazione e promuovere l’autoimprenditorialità. Questo il senso dell’accordo firmato stamane dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, dagli assessori al lavoro di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e dal presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani. «Dobbiamo aiutare i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro, favorendo la transizione dal mondo della scuola e dell’università, semplificando e valorizzando strumenti che abbiamo già a disposizione, come l’apprendistato e il tirocinio», ha sottolineato Giovannini, che ha definito il protocollo un salto di qualità nel rapporto tra i firmatari. «Questo accordo consente di fare un passo avanti importante. Disponiamo di risorse europee e nazionali, norme che semplificano e nuove regole per l’alternanza scuola-lavoro. La struttura di governance dovrà garantire il raccordo fondamentale con il territorio per iniziare l’inversione di tendenza». Partendo dall’analisi del ritardo delle regioni dell’Obiettivo Convergenza rispetto al Centro Nord, il protocollo ha come obiettivo prioritario l’aumento dell’occupazione giovanile: una sfida che non può prescindere dal rafforzamento delle politiche attive del lavoro la cui buona riuscita dipende dalla cooperazione positiva tra pubblico e privato. Il protocollo considera tutte le opportunità offerte dalle leggi nazionali e locali, dagli stanziamenti di risorse e dai progetti europei in tema di occupazione, occupabilità, formazione, politiche attive e passive del lavoro. Durante l’incontro di stamattina presso il ministero, é stata espressa anche l’urgenza di rendere più efficienti i Centri per l’impiego pubblici, investendo sulla interoperabilità dei loro sistemi informativi, favorendo una maggiore integrazione con le imprese e valutare le loro performance in base ai risultati. Apprendistato, autoimprenditorialità, tirocinio, Garanzia Giovani, alternanza scuola-lavoro, orientamento e placement: sono le misure concrete da impiegare in base alle scelte indicate dalla struttura di governance chiamata a presiedere l’attuazione del protocollo.