Aeroporti, pace fatta tra Enac e Sac sul futuro dello scalo di Catania

Incontro proficuo tra i vertici dell’Enac e quelli della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. Un incontro all’insegna della distensione dopo il botta e risposta delle scorse settimane. Ne è testimonianza la nota congiunta diffusa, un resoconto dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al termine del consiglio di amministrazione dell’Enac alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco.
L’incontro, che ha visto la partecipazione dei membri del consiglio di amministrazione dell’Enac, oltre che del presidente Vito Riggio e del direttore generale Alessio Quaranta, e per la Sac del presidente Salvatore Bonura, dell’amministratore delegato Gaetano Mancini e delle rispettive strutture tecniche, ha riguardato: gli investimenti, per circa 120 milioni di euro, previsti dal contratto di programma stipulato tra Enac e Sac nel 2012 ed entrato in vigore nel 2013; la valutazione della capacità finanziaria della società di gestione dell’aeroporto di Catania e quella relativa al completamento del Piano degli investimenti; la disamina delle criticità.
L’Enac ha preso atto del fatto che la società ha già realizzato, con fondi propri, parte significativa degli investimenti previsti nei primi anni del piano e che i ritardi nella realizzazione di alcuni di essi sono dovuti prevalentemente a fattori esterni alla società di gestione. La società ha, inoltre, comunicato di disporre dei mezzi finanziari necessari per completare il piano di investimenti. Sono, peraltro, già in atto i lavori per la sopraelevazione del parcheggio P4, che porterà circa 1.500 posti auto in più, la cui copertura sarà realizzata con pannelli fotovoltaici; il rifacimento integrale dei servizi igienici dell’intera aerostazione; la riqualificazione del Terminal T4, prima parte della complessiva riqualificazione del terminal Morandi.

L’Enac, inoltre, ha preso atto della decisione della SAC di avviare un percorso di quotazione tramite Ops alla Borsa di Milano, allo scopo di ottenere l’equity necessaria ai futuri investimenti previsti dal piano quarantennale per un impegno di circa 500 milioni di euro.
Sono state infine condivise le priorità per lo sviluppo dello scalo catanese, ossia: interramento della ferrovia per consentire la creazione di una nuova pista idonea al traffico intercontinentale e la realizzazione del collegamento intermodale con la ferrovia; il potenziamento del radar di Sigonella; inserimento dello scalo etneo nel Ten-T Core Network.
Condivisa la necessità che vengano realizzati nel brevissimo termine i lavori di ristrutturazione dell’attuale aerostazione finalizzati a migliorare il servizio di controllo di security; la ridefinizione del layout complessivo dell’attuale aerostazione e della vecchia aerostazione Morandi, provvedendo tempestivamente alla rimessa in esercizio di quest’ultima; il miglioramento della viabilità e dei parcheggi conseguente alla cessione da parte del Comune di alcune aree indispensabili alla realizzazione del progetto.

Tutti gli interventi descritti sono volti a dare risposta all’importante crescita di traffico sullo scalo nel 2014 pari al 14% circa, crescita che sta continuando allo stesso ritmo nei primi mesi di quest’anno.

Infine, nell’ambito dell’audizione sono stati anche affrontati gli aspetti relativi alla copertura del costi di assistenza al volo per lo scalo di Comiso, la cui società di gestione, la Soaco Spa, è partecipata da Sac.
Presente ai lavori anche l’Assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Giovanni Pizzo, che ha sottolineato la necessità di una gestione industriale degli aeroporti siciliani con la cessione delle quote di maggioranza degli enti locali.

Il presidente Vito Riggio, a nome del Consiglio, ha espresso apprezzamento per la presentazione della società di gestione relativa all’attuazione degli impegni a favore dello sviluppo dello scalo tra i più trafficati del Mezzogiorno d’Italia. Il presidente, inoltre, ha ringraziato le Istituzioni presenti e il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, che ha evidenziato la propria attenzione all’infrastruttura aeroportuale che di certo è determinante non solo per le potenzialità connesse al trasporto aereo, ma per lo sviluppo dell’intero territorio e della comunità in cui lo scalo è inserito.
“Si è trattato di un incontro molto positivo” ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco al termine del vertice. Bianco ha ricordato che “tutte le questioni riguardanti l’aeroporto sono di preciso interesse della città” e che il Comune sta per entrare nella Sac cedendo un terreno adiacente allo scalo. “Con il presidente Bonura – ha detto – abbiamo firmato una richiesta al Presidente del Tribunale per nominare un perito che ne stabilisca il valore, in maniera di riceverne in cambio la stessa cifra in quote societarie”. “Quello di Fontanarossa – ha aggiunto Bianco – nonostante in passato sia stato troppe volte trascurato è oggi l’aeroporto più importante del Mezzogiorno, che continua a crescere in passeggeri e voli internazionali anche grazie alla sinergia tra Sac e Amministrazione comunale nella promozione del territorio con le compagnie. Questa che attualmente è l’infrastruttura più importante della Sicilia ha bisogno per svilupparsi ulteriormente di interventi ormai indifferibili come l’interramento della ferrovia che consentirà l’allungamento della pista. Ho battuto i pugni sul tavolo a Roma per convincere le Ferrovie a procedere all’interramento della linea ferrata dando così la possibilità di realizzare una nuova pista più lunga in grado di accogliere i grandi aerei a pieno carico. Adesso occorre vigilare perché tutto proceda celermente e l’Enac può e deve darci una mano in questo. Inoltre bisogna valorizzare la struttura della vecchia aerostazione e ottimizzare i collegamenti con ferrovie e metropolitana”.
Il sindaco ha ringraziato l’Enac per l’attenzione che ha sempre avuto per Catania, poiché “anche quando sono state mosse delle critiche, sono state sempre costruttive”.
Bianco ha ricordato anche come “la quotazione in borsa non deve essere in contraddizione con la cessione delle quote a un privato che poi gestisca l’aeroporto, come avviene anche a Roma, Milano, Torino e Venezia”.