Aeroporto di Agrigento, tutto è ancora fermo. Ecco perchè

Gli agrigentini hanno un sogno: avere un aeroporto. Che è anche il sogno dei politici agrigentini. Nel 2010, al termine dell’ennesima riunione, il presidente della provincia d’Agrigento, D’Orsi, era stato molto chiaro: “Tutto procede a gonfie vele. Posso dire che nel 2013 avremo un aeroporto totalmente operativo”. Ma è tutto fermo, l’aeroporto è ancora sulla carta. Tecnicamente, manca la variante urbanistica che compete al Comune di Licata, dove sorgerà la struttura. In pratica, al Comune di Licata devono approvare una variante al Piano Regolatore, se no niente aeroporto. Nel frattempo il progetto finora è costato, tra consulenze e spese di progettazione, ben cinque milioni di euro. La sua storia ricorda in piccolo quella del ponte sullo Stretto di Messina.

Nel 2007 l’ex presidente della Provincia, Fontanta, tributata un pubblico ringraziamento all’allora Governatore Totò Cuffaro e gongolava: “L’aeroporto di Agrigento è una realtà. Tra pochi mesi darà lavoro a 300 persone”. Oggi, Eugenio D’Orsi, amaramente ammette:“Ho chiesto l’aiuto di Angelino Alfano e abbiamo quindi scelto l’area di Licata, la più idonea per l’aeroporto. Ma adesso, nonostante tutto l’iter burocratico e nonostante la protesta che mi ha visto vivere in una tenda, siamo fermi anche per la mancanza della variante urbanistica, che deve essere ancora portata in Consiglio comunale”.

Per l’aeroporto di Agrigento sono stati stanziati 30 milioni di euro. E’ prevista la costruzione di una pista lunga circa 1.500 metri per il decollo e l’atterraggio di atr 42/72 e di un’elisuperfice. Si tratta, con queste cifre, di una struttura che non sarebbe utile fino in fondo, perchè potrebbe ospitare solo piccoli aerei, Atr, e non gli airbus utilizzati per i voli nazionali. Quindi, sarebbe una struttura inutile per l’economia turistica della zona, e sicuramente a perdere. Ma rimane un vecchio pallino, dopo che è tramontato (tra le polemiche) il sogno dello scalo di Racalmuto, tra le colline che avevano ospitato Leonardo Sciascia. L’area idonea è stata individuata in contrada Sant’Oliva, tra Licata e Campobello di Licata. I 30 milioni dovrebbero servire anche alla costruzione dei collegamenti stradali. Con l’aeroporto di Agrigento la Sicilia sarebbe l’unica regione d’Italia con 7 aeroporti. Ma sono davvero necessari? O non sarebbe più utile investire questa cifra per il miglioramento delle strade e delle ferrovie in quella parte di isola dove non esiste nemmeno l’autostrada?