Aeroporto di Trapani, è il giorno dell’assemblea straordinaria

Si riunisce oggi l’assemblea dei soci di Airgest per ratificare un aumento del capitale sociale di sette milioni di Euro. Una cifra che dovrebbe aiutare lo scalo ad onorare il contratto di comarketing con Ryanair, che in asEWSsenza di garanzie potrebbe ritirare tutti i suoi aerei dal “Vincenzo Florio”.

Secondo quando previsto dall’accordo, Airgest spende annualmente 3,4 milioni in favore della compagnia aerea irlandese, mentre i Comuni faticano a versare la loro parte, corrispondente a 2 milioni l’anno. Qualcosa tuttavia sembra muoversi su questo fronte. Il 22 ottobre scorso i sindaci del trapanese si sono riuniti presso la sede della Camera di commercio locale. Nel corso dell’assemblea le amministrazioni comunali che non hanno ancora provveduto a versare le somme concordate hanno assicurato che in breve tempo provvederanno a inserire la quota dovuta a Ryanair nei loro bilanci. Cosa che hanno già fatto città come Trapani e Marsala, che pagano 300.000 Euro ciascuna.

Intanto il presidente di Airgest Castiglione, intervenendo a una riunione straordinaria del consiglio comunale di Trapani, ha presentato un piano per il rilancio dell’aeroporto: “Abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista per consentire l’atterraggio di aeromobili più grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro che verranno impiegati. Io ritengo che la nostra posizione non sia delle peggiori. Per quanto riguarda i traffici aerei stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo”.

Ma i sindaci chiedono maggior voce in capitolo. Convocati dal primo cittadino del capoluogo, a fine incontro hanno diramato una nota comune in cui chiedono di “Poter incidere sulla politica di sviluppo dello scalo in termini di definizione delle tratte, della scelta delle compagnie e d’incremento del numero di passeggeri, elementi questi fondamentali per lo sviluppo socio-economico del territorio”.

Aggiornamento
Tutto rinviato al 17 Novembre. Non c’è stata oggi la ratifica dell’aumento di capitale, all’assemblea dei soci Airgest, perchè la Regione Siciliana, chiamata al versamento più cospicuo (detiene quasi la metà delle quote) si trova al momento senza una giunta in carica. Quindi Rosario Crocetta, il presidente, ha individuato il capitolo di spesa, e pare che i soldi ci siano, ma la decisione necessiterebbe di un passaggio in giunta dopo che gli assessori, definiti in questi giorni, avranno prestato giuramento venerdì prossimo. La scelta di sottoscrivere l’aumento di capitale – pur a fronte dell’intenzione confermata di cedere il pacchetto detenuto in mani pubbliche ai privati – dovrebbe consentire alla Regione di determinare le linee guida nella futura gestione dello scalo. Tra le partecipazioni societarie detenute dalla Regione, infatti, Airgest rientra in quelle ritenute “non strategiche” e, quindi, da cedere. Dall’altra parte del tavolo siede Infrastrutture Sicilia, conglomerata di Corporation America, società leader del settore, con partecipazioni in 51 aeroporti nel mondo, che già detiene il 35 per cento circa del pacchetto azionario di Airgest. La società mira a creare un unico polo aeroportuale della Sicilia occidentale, legando i destini degli scali di Trapani e Palermo, da mettere in sinergia con gli altri due poli che la società detiene in Puglia e in Toscana.