Aeroporto di Trapani. Pace pronto a rescindere contratto con Ryanair

Aeroporto di Trapani – Birgi e Ryanair ai ferri corti. Il presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, è pronto a staccare la spina e rescindere il contratto di co-marketing con l’Ams stipulato l’anno scorso per garantire i voli Ryanair al Vincenzo Florio. Si è stancato di correre dietro i comuni per farsi versare le quote. Settimane fa aveva minacciato di andarsene dal coordinamento dei sindaci per l’accordo, i sindaci dei 24 comuni trapanesi lo hanno però invitato a restare. Lui è rimasto, ma se non arrivano i soldi dai comuni è pronto a staccare la spina. D’altronde, lo vuole fare Ryanair già da un pezzo, stanca dei tira e molla da quando non c’è più la Provincia di Trapani a gestire tutto. Le rate dell’accordo dovranno essere pagate nel più breve tempo possibile, si era detto il 30 luglio. Un accordo da 2 milioni 225 mila euro l’anno, per tre anni, che devono versare i Comuni. In più c’è l’Iva da pagare. Perchè l’accordo prevede l’acquisto di spazi pubblicitari e campagne marketing, da Ams, non di tratte aeree. E sono servizi soggetti ad iva. Quanto manca da pagare? Su oltre 2 milioni di euro al 25 agosto sono stati versati 678 mila euro. Le rate sono trimestrali, quattro ogni anno, ma ci sono comuni che non hanno versato neanche una rata quest’anno, e altri che ancora hanno insolute alcune rate dell’anno scorso. Ecco i versamenti per il 2015.

 

L’accordo con la Ryanair ora è a rischio. Trapela questa volontà di Pace di voler staccare la spina. Un bluff per mettere pepe ai sindaci, o un ultimatum vero e proprio?
Allarmate le associazioni Codici-Centro per i diritti del cittadino, Trapani Cambia, Progetto per Trapani-uniti per la Sicilia, Cives, Trapani per il futuro , Turismo&Territorio, Agriturist, Confagricoltura che sono pronte alle azioni legali contro i comuni inadempienti.

 

Le scriventi associazioni purtroppo apprendono dagli organi di stampa che rispetto al 30 luglio scorso la situazione delle inadempienze non è cambiata. 

Il Comune di Trapani, nonostante gli impegni solennemente assunti personalmente dal Sindaco Vito Damiano di fronte all’assemblea dei Sindaci cui appositamente abbiamo voluto partecipare, deve ancora onorare tutto il 2015 mentre tra i grossi Comuni ancora mancano all’appello sia Mazara del Vallo che Castelvetrano, mentre la sola Marsala ha versato il dovuto 50% delle quote stabilite. 

A questo si aggiunge la rinnovata minaccia di abbandono della cabina di regia da parte del presidente della Camera Commercio Dr. Pino Pace accompagnata stavolta dalla possibilità che addirittura si possa arrivare a rescindere unilateralmente il contratto di co-marketing regolarmente in essere, si comprende bene che il quadro cominci ad essere di totale e fondata preoccupazione. 

Considerato che lo scalo aereo di Birgi è una risorsa fondamentale per l’economia di tutto il territorio trapanese, e Trapani in particolare, deve scommettere il proprio futuro sul turismo quale imprescindibile volano per l’economia della città, con la presente sollecitiamo indistintamente tutti i Comuni ancora a tutt’oggi ostinatamente inadempienti a dar prova concreta di solerte responsabilità ed interesse verso il territorio e le comunità amministrare e quindi a versare senza più alcun indugio le quote di loro spettanza relative alle rate del periodo intercorso già ampiamente maturate nei rispettivi esercizi finanziari provvisori, mantenendo in tal modo il necessario impegno contrattuale di co-marketing a suo tempo liberamente sottoscritto con la compagnia irlandese. 

Diversamente non potranno non essere ritenute prime e dirette responsabili delle gravissime ed evidenti a tutti conseguenze di tali omissioni, in danno delle Comunità da loro amministrate. 

Per questo motivo, infine, le scriventi Associazioni reputano di dovere conferire fin d’ora il piu ampio mandato all’Associazione Codici di intraprendere ogni più utile azione a tutela degli interessi diffusi di cui sono portatrici se perdurassero le condizioni di grave sfavore e sicuro danno nei riguardi dell’intero territorio trapanese e qualora gli Enti obbligati dovessero ancora indugiare nell’adempimento contrattuale cui si sono vincolati.
Annunciano pertanto che intendono procedere a diffidare i Sindaci formalmente e sotto ogni profilo a dare nel tempo più breve possibile esecuzione ai dovuti versamenti delle rate scadute.