Aeroporto di Trapani, Ryanair è un affare: i turisti spendono nel territorio 101 milioni di euro

Aeroporto di Trapani, Ryanair è un affare. I turisti spendono nel territorio 101 milioni di euro. Al di là dell’esperienza, quella di un’intera provincia che grazie al vettore low cost irlandese ha visto fiorire molte attiività legate al turismo, sono i numeri stessi a parlare. Numeri importanti, da tenere in coniderazione, in questi giorni in cui la politica parolaia e le casse vuote dei Comuni stanno mettendo a serio rischio la permanenza di Ryanair nello scalo trapanese. I numeri li mette insieme in un articolo il sito specializzato webitmag.it.

Secondo il rapporto sul turismo della Banca D’Italia gli arrivi turistici dall’estero in provincia di Trapani sono stati 225.000 nel 2014, anno di inizio di questo accordo con Ryanair, contro i 133.000 del 2013 e i 104mila del 2012. Abbiamo quindi 92.000 turisti in più nel 2014 e il merito del loro arrivo è probabilmente dovuto anche a Ryanair. Supponiamo che lo sia: il costo dell’accordo di co-marketing è di 2.250.000 euro l’anno pari a 24,5 euro per ogni nuovo arrivo.

Sempre dai dati della Banca D’Italia risulta che i turisti stranieri hanno speso nel 2014 in provincia di Trapani 101 milioni di euro contro i 66 del 2013. Quindi abbiamo 35 milioni di spesa aggiuntiva generata da 92mila turisti in più pari a 380 euro cadauno.

Vale a dire che ogni arrivo, a fronte di una spesa dei comuni di 24,5 euro per ogni turista, ha generato 355,5 euro di attivo nella bilancia commerciale.

Nell’assemblea dei sindaci del 30 luglio scorso, presenti 16 comuni su 24 della provincia di Trapani, è stato  ribadito l’impegno ad onorare l’accordo di co-marketing con la società irlandese e ad effettuare i pagamenti arretrati nel più breve tempo possibile. Dichiarazioni che hanno portato il presidente del comitato Pino Pace a ritirare le dimissioni presentate il mese scorso. Ovviamente alle dichiarazioni dovranno seguire i fatti: per ora l’unico Comune che ha effettivamente pagato è quello di Castellammare del Golfo, non presente all’assemblea del 30 luglio.

LE PROTESTE. Sedici professionisti della provincia di Trapani su Facebook hanno costituito la pagina “Io volo Birgi”. Le loro richieste: che la Regione, socio di maggioranza dell’Airgest – si attivi per nominare il nuovo CdA dell’Airgest e che la Camera di Commercio,guidata dal presidente Pino Pace, ed i Comuni della provincia rappresentino a tutti i cittadini, quali siano gli obiettivi e le azioni che si intendono intraprendere per il rinnovo del contratto di comarketing.  I 16 professionisti si rivolgono al Governatore Crocetta, ai deputati regionali della provincia, oltre che ai sindaci del territorio, alla Camera di Commercio ed ai soci privati dell’Airgest e chiedono anche “che la programmazione delle tratte aeree su Birgi avvenga con congruo anticipo; la costituzione di consorzi e fondazioni tra gli operatori turistici del territorio al fine di affiancare i Comuni e la Camera di Commercio nella gestione del comarketing anche con l’obiettivo di individuare opportune valide soluzioni tecniche (economico/finanziarie); la cessione, anche parziale, del pacchetto azionario di maggioranza da parte della Regione ai privati.