Aeroporto di Trapani, verso la nuova riunione dei Sindaci per pagare Ryanair

Aeroporto di Trapani, verso la nuova riunione dei Sindaci per pagare Ryanair. Si avvicina infatti l’ora della verità per Trapani, per capire se continuerà o meno, agli stessi livelli attuali, il rapporto con Ryanair, o se la compagnia irlandese, che non vede rispettate le condizioni commerciali imposte, abbandonerà grad. ualmente il “Vincenzo Florio”. Giovedì 30 Luglio c’è una nuova riunione dei Sindaci del Trapanese. Se arriveranno con i mandati dei pagamenti delle rispettive quote, il presidente della Camera di Commercio Pino Pace potrebbe ritirare le sue dimissioni dal tavolo del coordinamento dei primi cittadini.  In tanti premono sui  Sindaci. Loro, però, fanno sapere che il vero grande assente è la Regione Siciliana, che detiene la maggioranza delle quote di Airgest, che non ha messo un euro sull’aeroporto e, anzi, lascia l’aeroporto senza un governance, dato che il Cda è scaduto, e con un presidente, Salvatore Castiglione, che è stato “sfiduciato” anche dai soci privati.

E’ singolare notare che, in pratica, tutti i deputati della provincia di Trapani sono intervenuti, chiedendo ai Sindaci di pagare, ma nessuno prende la questione per i capelli e chiede alla Regione Siciliana di fare il suo dovere. L’ultimo ad intervenire, in ordine di tempo, è l’ex Presidente della Provincia di Trapani, oggi capogruppo dell’Udc all’Ars, Mimmo Turano:

Se non fosse in gioco il futuro di un intero territorio il confronto in atto sull’aeroporto di Birgi potrebbe presentarsi come surreale, magari dovuto alle forti temperature di questi giorni che possono appesantire il pensiero e farlo deragliare. Ma ciò che abbiamo sentito e letto è tuttavia drammaticamente vero e rischia di condannare, senza appello, ma a ragion veduta, un’intera classe di amministratori locali, che appaiano sempre più come irresponsabili e lontani dalla realtà. Le questioni contabili o di merito, degne del minor bizantinismo siciliano, segnano una distanza siderale tra il territorio che ha investito nel turismo e creduto nel rilancio dell’aeroporto ed i sindaci – con poche e rare eccezioni – che non riescono a rispettare i patti che hanno sottoscritto, come quello dell’accordo di co-marketing. Si tratta di un passo indietro pericoloso. Il rilancio di Birgi è nato dal basso. Ha avuto l’ex Provincia regionale come motore d’idee e di sviluppo. Ritengo che amministrazioni provinciali, come quella che ho avuto l’onore di guidare e presiedere, hanno segnato una politica vincente per lo scalo trapanese. La sensibilità e l’impegno degli anni passati sembrano ormai essere smarriti. I sindaci sono concentrati in logiche ragionieristiche e spesso imbrigliati da uffici che hanno l’esigenza di mettere le carte in ordine. Ma di fronte ad un territorio che ha come sua fonte principale di sviluppo l’aeroporto – perdendola ci sarebbe crisi profonda e irreversibile – è il primato della politica che deve imporsi anche nelle scelte amministrative. Mi auguro che nei prossimi giorni e nelle prossime ore si possa registrare una netta inversione di tendenza che consenta di rispettare l’accordo di co-marketing e che dia la necessaria serenità anche per affrontare il tema sempre più urgente delle nuove prospettive di sviluppo dell’aeroporto in un confronto aperto con la Regione con la parte privata della società di gestione.

“Oggi più di ieri, quello che più si chiede a tutti i sindaci sottoscrittori del contratto è quello di onorare l’impegno contrattuale assunto. Questo, chiedono i cittadini tutti, che grazie al vettore low-cost, hanno potuto fruire dell’infrastruttura aeroportuale a vari livelli” dichiara il senatore del Movimento Cinque Stelle Maurizio Santangelo.

Santangelo ricorda che qualche mese fa, con una lettera aperta indirizzata a tutti i sindaci dell’ex provincia di Trapani, al Prefetto Leopoldo Falco e al Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, a seguito della notizia della destinazione dei 5 Milioni di Euro, per il ristoro dei danni causati all’aeroporto di Trapani-Birgi dal conflitto libico del 2011, con il DPCM del 13 febbraio 2015,  “a caldo” aveva proposto una ripartizione di 2,5 milioni per il miglioramento delle strutture dell’aeroporto, un milione da ridistribuire ai Comuni come ristoro e riconoscimento di quanto già versato a titolo di Co-marketing, un altro milione da destinare alla valorizzazione e/o al recupero di beni architettonici e 500 mila euro per l’organizzazione di un evento di rilevanza internazionale che si svolga in diversi Comuni e che possa attrarre turisti, ha confrontato queste sue proposte (“che possono essere migliorate e integrate”) in una serie di colloqui con i sindaci del territorio e con il presidente dell’ Airgest, la società di gestione dello scalo, Salvatore Castiglione, e della Camera di Commercio, Pino Pace. Continua Santangelo, dicendo, che l’avviso pubblico del 7 luglio 2015 affisso nell’albo pretorio del Libero Consorzio Comunale di Trapani, derivante dalla deliberazione del Commissario Straordinario n. 32 del 7//7/2015, evidenzia che sono stati individuati i  beneficiari dei fondi del DPCM citato, con un 70% (3.500.000,00 Euro) ad Airgest s.p.a. e per un 30% (1.500.000,00 Euro) ai Comuni del territorio. Il bando scade oggi.