Agrigento, abusivismo alla Valle dei Templi. La Procura al Comune: abbattete quelle case

Nuovo atto nella lunga battaglia per l’abbattimento degli edifici abusivi nella Valle dei Templi. E prima grana per il neo eletto sindaco di Agrigento, Calogero Firetto. La Procura della Repubblica, nella persona dell’aggiunto Ignazio Fonzo, ha infatti dato, sostanzialmente, un ultimatum all’amministrazione perché proceda alle demolizioni disposte dai magistrati. «Si rimane stupefatti in ordine al diniego di competenze che codesti Uffici disattendono nonostante i precisi obblighi provenienti dalle leggi vigenti», è scritto in un documento indirizzato al Comune e alla Soprintendenza di Agrigento, all’ente Parco archeologico della Valle dei Templi e ai rispettivi uffici tecnici: gli abbattimenti dei manifatti illegali cui fa riferimento sono stati disposti con sentenza irrevocabile. «In assenza di precise, circostanziate e dettagliate risposte principalmente esecutive alle richieste provenienti da questa Autorità giudiziaria», prosegue Fonzo, «si dovrà procedere, ai sensi per abuso d’ufficio omissioni di atti d’ufficio a carico dei responsabili degli uffici tecnici degli enti competenti che, con perdurante ostinato ritardo, impediscono il rispristino della legalità nella zona del Parco Archeologico della Valle dei Templi».

All’interno della Zona A della Valle dei Templi, quella che pressoché coincide con il Parco archeologico sono stati realizzati circa 650 manufatti abusivi. Le uniche demolizioni fino a oggi eseguite risalgono al 2001 quando le ruspe del Genio Militare abbatterono quattro scheletri di costruzioni non ultimate e al marzo del 2000 quando fu raso al suolo un garage abusivo che era stato edificato da un uomo poi condannato per mafia e al quale l’immobile era stato confiscato secondo la normativa antimafia.

Attualmente sono 145 le ingiunzioni di demolizione inviate al Comune e 52 quelle a privati, per l’abbattimento di costruzioni abusive all’ombra dei templi. In procura ci sono oltre un migliaio di fascicoli su questo argomento. Ogni volta che i pm scrivono per sollecitare le demolizioni, ricevono lettere di un’amministrazione che rimanda la competenza ad un’altra, in un continuo scaricabarile.