Amat di Palermo, nuova organizzazione aziendale

Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio di Amministrazione dell’AMAT ha deliberato di avviare un processo di riorganizzazione aziendale, con la creazione di una nuova struttura basata su Divisioni operative a capo delle quali saranno posti dirigenti che avranno autonomia operativa sulla base degli indirizzi di sviluppo che saranno decisi dal CdA ed in linea con l’azione programmatica dell’Amministrazione comunale.

La struttura sarà composta da tre divisioni, che comprendono complessivamente 9 aree, alcune delle quali già direzioni nel precedente schema, 4 aree in staff alla direzione generale, e due funzioni che fanno capo direttamente alla direzione generale.
A capo di ciascuna divisione viene prevista una figura manageriale con potere di spesa e sufficiente autonomia gestionale riguardante le aree coordinate. In tale posizione verrà assegnato un direttore di divisione che, all’interno di un budget assegnato su base temporale e ad obbiettivi produttivi, entrambi concordati con la direzione generale, assume autonomia per gestire, programmare e produrre  i servizi assegnati.Le aree ricomprese in ciascuna divisione, saranno coordinate da un dirigente o un funzionario quadro, che risponderà delle risorse e degli obiettivi assegnati dalla direzione di divisione.

Al fine di realizzare questa  riorganizzazione si è dato mandato al nuovo Direttore generale di procedere, in tempi brevi, allo sviluppo della macro struttura sopra riportata, individuando i necessari contenuti da attribuire a ciascuna divisione/area, da sottoporre nuovamente al C.d.A. per la successiva approvazione.

“Questa nuova struttura – dichiara il Presidente dell’Azienda Giuseppe Modica – è improntata a favorire da un lato una sburocratizzazione delle procedure e dall’altro a redistribuire le responsabilità in modo tale che ciascun dirigente e funzionario abbia incarichi specifici e tempi di esecuzione chiari, sulla base dei quali potrà e dovrà organizzare il proprio operato e quello del settore a lui o lei affidato”.

“E’ ovvio che non è la riorganizzazione della struttura aziendale in sé a determinare il miglioramento del servizio per i cittadini ed il contenimento dei costi – afferma l’Assessore alle aziende partecipate Cesare Lapiana – ma questa riorganizzazione è la base per ridare competitività ed efficienza ad una macchina operativa che negli ultimi anni si era certamente appesantita.”

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito l’incarico di nuovo direttore a Domenico Caminiti, che ricopriva fino ad oggi il ruolo di Dirigente con esperienza nell’area tecnica di manutenzione, logistica, gestione qualità, ricerca e sviluppo.  Infine il CdA ha deliberato che un gruppo di 60 dipendenti, che attualmente svolgono mansioni diverse da quelle per cui erano stato
originariamente assunti, rientrino alle proprie mansioni originarie con un processo graduale ma non più lungo di due mesi.

“Il processo di riorganizzazione aziendale avviato dall’Amat, è una prima risposta alle nostre richieste di cambiamento ribadite nel corso dell’ultimo incontro con il sindaco di Palermo, un passo per quella che deve essere una vera svolta nella gestione dell’Azienda trasport, che sia all’insegna del potenziamento dei servizi e della garanzia dei livelli occupazionali”. Ad affermarlo sono Mimmo Perrone Segretario provinciale Fit Cisl e Salvatore Girgenti responsabile Amat Fit Cisl. “Si avvia finalmente il cambiamento da noi sollecitato, ora , la palla passa all’amministrazione comunale affinché si giunga in tempi brevi alla firma del contratto di servizio fra comune e Azienda, al via libera del piano industriale triennale e dunque al rinnovo del parco mezzi , solo 225 i bus in strada appena la metà del numero necessario, alla garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori dell’Azienda, al finanziamento di tutte le risorse necessarie per la realizzazione e la gestione del tram” concludono Perrone e Girgenti.
Ecco la nuova architettura organizzativa aziendale

amat nuovo

La struttura sarà composta da tre divisioni, che comprendono complessivamente 9 aree, alcune delle quali già direzioni nello schema funzionale, 4 aree in staff alla direzione generale, e due funzioni che fanno capo direttamente alla direzione generale.

A capo di ciascuna divisione viene prevista una figura manageriale con potere di spesa e sufficiente autonomia gestionale riguardante le aree coordinate. In tale posizione verrà assegnato un direttore di divisione che, all’interno di un budget assegnato su base temporale e ad obbiettivi produttivi, entrambi concordati con la direzione generale, assume autonomia per gestire, programmare e produrre  i servizi assegnati.

Le aree ricomprese in ciascuna divisione, dipendenti dalla direzione della divisione, vengono  coordinate, in base al posizionamento strategico aziendale, da un dirigente o un funzionario quadro, che risponderà delle risorse e degli obiettivi assegnati dalla direzione di divisione.

Al fine di realizzare la superiore riorganizzazione semi-divisionale si propone di incaricare il direttore generale di procedere, in tempi brevi, allo sviluppo della macro struttura sopra riportata, individuando i necessari contenuti da attribuire a ciascuna divisione/area, da sottoporre nuovamente al C.d.A. per la successiva approvazione.

 

Il processo di riorganizzazione aziendale avviato dall’Amat, è una prima risposta alle nostre richieste di cambiamento ribadite nel corso dell’ultimo incontro con il sindaco di Palermo, un passo per quella che deve essere una vera svolta nella gestione dell’Azienda trasport, che sia all’insegna del potenziamento dei servizi e della garanzia dei livelli occupazionali”. Ad affermarlo sono Mimmo Perrone Segretario provinciale Fit Cisl e Salvatore Girgenti responsabile Amat Fit Cisl. Si avvia finalmente il cambiamento da noi sollecitato, ora , la palla passa all’amministrazione comunale affinché si giunga in tempi brevi alla firma del contratto di servizio fra comune e Azienda, al via libera del piano industriale triennale e dunque al rinnovo del parco mezzi , solo 225 i bus in strada appena la metà del numero necessario, alla garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori dell’Azienda, al finanziamento di tutte le risorse necessarie per la realizzazione e la gestione del tram” concludono Perrone e Girgenti.