Ammortizzatori. I sindacati: risorse insufficienti

Si ricomincia da lunedì a stipulare gli accordi aziendali per il pagamento, in tutta la Sicilia, di cassa integrazione e mobilità in deroga. Ne danno notizia Cgil Cisl e Uil siciliane che, sul punto, insistono da mesi. L’intesa è stata trovata a conclusione dell’incontro odierno nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro. Al momento, informano i sindacati, sono 1.438 le istanze per ammortizzatori in deroga presentate nei nove Uffici provinciali del Lavoro. Ma i confederali, con una nota congiunta, denunciano anche la mancata copertura del fabbisogno finanziario, sul fronte ammortizzatori: un buco che per quest’anno si attesterà tra 30 e 60 milioni. E “resta da sciogliere il nodo 2013 che incombe come un’ipoteca”, lamentano Michele Pagliaro (Cgil), Giorgio Tessitore (Cisl) e Pino Franchina (Uil) che al governo della Regione chiedono di “riprendere la trattativa con il governo nazionale per l’integrale copertura dell’anno in corso e la definizione di una normativa, con apposita dotazione, idonea a far fronte alla crisi delle Partecipate degli enti locali”.
Sulla questione del fabbisogno, discussa dopo il via libera al pagamento di cigs e mobilità, i tecnici dell’assessorato hanno precisato che, in aggiunta ai 65 milioni dell’accordo stipulato qualche giorno fa dal presidente Crocetta col governo nazionale, la Regione metterà a disposizione somme proprie, provenienti dalla legge regionale 236 del 1993 e dalla legge regionale 53 del 2000. In pratica, 8 milioni 520 mila euro della 236 (sulla copertura 2012) e 36 milioni e mezzo, residui di anni precedenti. Tuttavia, aggiungendo le quote Fse e Regione, di cofinanziamento al 40%, il totale disponibile non sfonderebbe quota 150 milioni, fanno notare Cgil Cisl e Uil. Così “tenendo conto della probabile percentuale del cosiddetto tiraggio da qui alla fine dell’anno – scrivono con riferimento alla effettiva utilizzazione della cassa integrazione da parte delle aziende che ne abbiano fatto richiesta – il fabbisogno finanziario per il 2012 resterebbe scoperto, con ogni probabilità, per una somma tra 30 e 60 milioni”. Insomma, i soldi non bastano, rimarcano Cgil Cisl e Uil che, qualche giorno fa, pur lamentando l’esiguità delle risorse, avevano usato parole di apprezzamento per “la celerità con cui il presidente della Regione Crocetta si è impegnato a recuperare i ritardi accumulati dal precedente governo regionale”. E resta l’incognita 2013, insistono Pagliaro, Tessitore e Franchina. Infatti, “il governo nazionale ha già comunicato alla Regione di aver ridotto le cifre per il prossimo anno e che alla Sicilia assegnerà appena 25 milioni”. Poiché l’Inps attingerebbe automaticamente alle disponibilità per l’anno nuovo per coprire lo sforamento relativo a quest’anno, l’anno che è alle porte porta già con sé un “problema grosso come una casa”, ne deducono i confederali. Da qui la preoccupazione e la duplice richiesta al governo regionale assieme alla “soddisfazione” per il via ai pagamenti, già da lunedì.