Ansaldo Breda di Carini a rischio chiusura. Mozione M5S per salvare lo stabilimento

Il Movimento 5 Stelle in soccorso dell’Ansaldo Breda di Carini, che a fine novembre rischia rimanere fermo per mancanza di commesse. Il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento ha presentato una mozione per impegnare il governo regionale ad intraprendere un dialogo immediato con quello nazionale e con i vertici di Finmeccanica “al fine di chiarire le intenzioni politiche del governo nazionale per la soluzione al problema dello scorporo dello stabilimento di Carini, di impedire, con misure adeguate, efficaci ed urgenti lo smantellamento dello stabilimento siciliano e di programmarne il rilancio, valorizzandone le potenzialità”.

La mozione mira infine a spingere “all’attuazione delle politiche necessarie per individuare le strategie utili a rilanciare il sito industriale di Carini, evitandone la chiusura e la desertificazione del settore industriale in Sicilia”. L’atto parlamentare, che vede come prima firmataria Claudia La Rocca segue altre azione messe in campo dai deputati 5 stelle, l’ultima delle quali aveva visto la presenza della stessa la Rocca e della deputata alla Camera Claudia Mannino ad un incontro con i dipendenti e i sindacati con l’assessore regionale alle attività produttive Linda Vancheri.

“Il nostro auspicio – afferma Claudia La Rocca – è che la mozione venga approvata in maniera unanime dal parlamento siciliano. Riteniamo che la Sicilia debba dare un segnale chiaro e determinato, dicendo no allo smantellamento dell’industria, salvando in questo caso specifico l’Ansaldo Breda di Carini, in uno scenario italiano che attualmente sembra adottare politiche di svendita delle aziende. E’ questo il messaggio principale che il presidente della regione dovrebbe portare a Roma. Lo stabilimento di Carini, che attualmente si occupa solo di Revamping, cioè della modifica e aggiornamento di carrozze e vetture ferroviarie, sembra avere delle indiscusse potenzialità, che dovrebbero essere valorizzate. Per queste ragioni, non solo chiediamo che si faccia marcia indietro sulle ipotesi di scorporo, ma chiediamo anche un piano industriale e il rilancio programmato del sito”.

Le perplessità dei parlamentari 5 Stelle sulla volontà di rilancio dello stabilimento nascono soprattutto – come si legge nella premessa della mozione – dalla mancata partecipazione dell’Ansaldo Breda ad una gara bandita da Trenitalia per l’affidamento di un appalto di manutenzione che avrebbe assicurato lavori per sei anni.