Antimafia, a Paternò l’olio Doca a denominazione d’origine antiracket

Certifica l’impegno antimafia, garantisce legalità e il rispetto delle regole contro ogni sopruso criminale. È la «DOCA -Denominazione di origine controllata antiracket», l’etichetta con un marchio di qualità sulla produzione senza pizzo. Nasce a Catania, ai piedi dell’Etna ed a esibirla, orgogliosamente, sono le bottiglie d’olio extravergine di oliva prodotte da un imprenditore di Paternò che ha denunciato i suoi otto estortori, ora in galera con una condanna.

«Sono uscito liberamente da una situazione terribile -racconta all’Italpress l’imprenditore antimafia Santino Costa -nella quale dal 2004 ogni mese eravamo costretti a pagare, e dovevamo anche essere puntuali. Eravamo arrivati alle strette, non ce la facevamo più a continuare in quel modo. Così, dopo un po’ li ho denunciati. Adesso stiamo cercando di riprenderci, anche se è un periodo nero per tutti. Ho avuto vicini sia le Forze dell’Ordine che l’associazione antiracket Asaae. Il nostro olio ha un valore in più, credo nella legalità, e spero che domani andrà bene».

olio antimafia

Antimafia: le parole di speranza, dopo anni di soprusi

Parole di speranza dopo un incubo durato anni, che rischiava di mandare sul lastrico Santino Costa e la sua famiglia, che sono riusciti a rientrare dai loro debiti e che adesso hanno la voglia di ricominciare sulla strada della legalità. Ecco perchè stamattina e per tutto il weekend le sue bottiglie di olio «DOCA» sono in bella mostra alla Festa del Volontariato, al Parco Pertini di S. Agata Li Battiati. In un litro, raccontano la storia di coraggio del signor Santino, e di come è riuscito a liberarsi dai mafiosi che lo assillavano con minacce e richieste continue di soldi. Le olive Nocellara dell’Etna sono quelle della sua azienda agricola a Paternò; nella vicina Ramacca ha un bel giardino di arance. «Avevamo iniziato questa avventura qualche anno fa con la campagna «Arance pizzo-free» – spiega all’Italpress il presidente dell’Associazione Antiracket Antiusura Gabriella Guerini – e adesso abbiamo creato l’etichetta DOCA: serve ad aiutare gli imprenditori che hanno scelto di denunciare il racket e che vogliono ricominciare a lavorare. Abbiamo aggiunto anche il nostro numero di telefono per far diffondere l’idea Che denunciare è più facile che in passato