Appello dall’Ars: bloccare la fiction Lady Corleone

Bloccare la messa in onda della fiction Mediaset “Lady Corleone”: è l’impegno chiesto al presidente della Regione Siciliana con un ordine del giorno proposto da Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia, e firmato da tutti i gruppi politici dell’Assemblea. Il caso è stato sollevato da Attiva Sicilia e dall’Unione dei siciliani.

Lady Corleone

“La Sicilia – si legge nell’ordine del giorno – che ha purtroppo visto nella sua storia una rilevante presenza mafiosa, ha anche conosciuto una straordinaria presenza anti-mafiosa con decine e decine di martiri ed eroi civili caduti combattendo contro la mafia. La Sicilia di Falcone e Borsellino, di Padre Puglisi e di tanti altri siciliani di valore”. Eppure nella fiction si ripeterà il “cliché stereotipato che accosta implicitamente la parola ‘Corleone’, cittadina siciliana, alla mafia. Un accostamento che rappresenta l’ennesimo danno d’immagine per la Sicilia, nonché una mortificazione per l’intera comunità corleonese, fatta anche di donne e uomini onesti che faticano a scrollarsi di dosso pagine pesanti che vogliono lasciarsi alle spalle”.

“Il governo regionale faccia pressioni per far cambiare almeno il titolo della fiction”, chiede Foti.

nei giorni scorsi il sindaco Nicolò Nicolosi e l’assessore alla cultura e legalità Giusy Dragna hanno diffidato Mediaset e la Taodue a utilizzare il nome del paese in provincia di Palermo per la preannunciata serie tv. «Il collegamento inevitabile con la buia pagina di storia corleonese ha suscitato nella comunità un sentimento di indignazione – dice il sindaco – perché nuovamente immersa nella condizione di doversi difendere da immagini poco rappresentative della realtà odierna, ma che evocano un tempo ormai remoto. Da molti anni infatti la città è impegnata in una costante attività antimafia». Il sindaco ricorda in particolare «l’inaugurazione del centro internazionale di documentazione sulle mafie e del movimento antimafia alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Pino Arlacchi» sottolineando , “l’azione educativa e formativa in collaborazione con le scuole del territorio, che progressivamente ha consentito a famiglie e giovani di Corleone di considerare la mafia un disvalore che tanto danno ha procurato alla città”.