Ars, respinte le mozioni di sfiducia contro Crocetta. Pd compatto

L’Ars ha affrontato ieri le mozioni di sfiducia contro il governatore Rosario Crocetta  Crocetta presentate da centrodestra e M5S. Solo a tarda notte c’è stato il voto.  Falcone (Fi) ha accusato il governatore di aver fatto commissariare la Sicilia da Roma. Ma durissimo è stato il particolare lo scontro fra Crocetta e i grillini. «Oggi si voterà con una mano al portafoglio» ha detto la 5Stelle Zafarana. Dura la replica del governatore, che non ha dimenticato il violentissimo attacco di Grillo: «Queste accuse ledono la democrazia», ha replicato. Nello Musumeci, leader dell’opposizione di centrodestra: «La rivoluzione degli annunci, la rivoluzione del vuoto, del nulla. E’ quella che ha caratterizzato questo governo. La rivoluzione di un presidente che costituisce il principale problema politico per la Sicilia, che se anche fosse circondato da 12 Cavour non avrebbe la capacità di governare».A sostenere Crocetta un Pd ricompattato, dopo l’azzeramento della giunta regionale e della formazione del nuovo governo. Sono rimaste in carica solo Lucia Borsellino (Salute) e Linda Vancheri (Attività produttive). Il gruppo parlamentare dell’Ars, ieri, alla presenza del segretario regionale, Fausto Raciti, ha incontrato tre dei quattro assessori designati: Antonio Purpura, Bruno Caruso e Cleo Li Calzi. Unica assente, Vania Contrafatto, sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, perché ancora in attesa della collocazione in aspettativa da parte del Consiglio superiore della magistratura.