Asili nido: a Messina la spesa pro-capite è di tre euro

Messina è la città nella quale si è speso meno di 3 € per cittadino negli asili nido nel corso del 2012. Tra i grandi Comuni Palermo è terzultima con una spesa pro capite pari a 31,34 €; solo Catania mantiene una posizione intermedia con un valore pari a 60,9 €. Il podio è tutto del centro nord: Venezia nel 2012 spendeva 111,42€ pro capite, Roma 117,93€, e Trieste, prima fra le grandi città, 137,61€. Nel 2012 i grandi Comuni, le 15 città più popolose d’Italia, hanno speso mediamente circa 70€ per ogni cittadino in asili nido. Il dato emerge dall’analisi effettuata dalla piattaforma web www.openbilanci.it, all’interno della quale è possibile effettuare, consultare classifiche, mappe e comparazioni tra tutti i Comuni italiani, i dati utilizzati sono quelli del ministero dell’Interno ed aggiornati fino al 2012, poiché i valori sono ricavati dai bilanci consuntivi (valori per cassa, pro capite reali) che sono aggiornati ufficialmente al 2012 . La legge prevede che il bilancio preventivo sia approvato dai Comuni entro il 31 dicembre, dell’anno precedente a quello cui si riferisce, e il bilancio consuntivo entro il 30 aprile, successivo all’anno cui si riferisce. Nel corso degli ultimi anni, però, si sono verificati ritardi sempre più gravi, con sistematiche violazioni di queste scadenze. In gran parte le cause sono dovute alla crisi della finanza dello Stato e, di conseguenza, ai continui cambiamenti che Governo e Parlamento hanno imposto alle regole in base alle quali i Comuni debbono formare il loro bilancio, costringendo quest’ultimi ad approvare il “preventivo” anche verso la fine dell’anno, contraddicendo il senso del termine preventivo. Questa situazione causa ritardi nella trasmissione dei bilanci, sia preventivi che consuntivi, al Ministero dell’Interno il quale, a sua volta, necessita di tempo per raccogliere e pubblicare periodicamente i dati di tutti i Comuni. Per i bilanci, la fonte dei dati utilizzata è la Direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno cui la legge (T.U.E.L. del 2000) affida il compito di raccogliere e pubblicare i bilanci dei Comuni italiani secondo una classificazione omogenea (certificati di bilancio preventivo e consuntivo). I dati del singolo bilancio di un Comune vengono prodotti e trasmessi al Ministero dal Comune stesso che è quindi il soggetto responsabile della veridicità, esattezza e completezza dei dati presenti nella banca dati del Ministero e, di conseguenza, dei dati pubblicati in Open bilanci.