Assunzioni nella sanità siciliana. Arrivano i primi decreti, la situazione ad Agrigento

Sanità siciliana in fermento. Arrivano i primi decreti, a firma dell’assessore regionale Baldo Gucciardi, per lo sblocco di 5 mila posti nella sanità pubblica siciliana. Ieri, sono stati firmati i decreti che approvano le piante organiche dei primi 10, su 17, aziende sanitarie e ospedaliere. Si tratta delle Asp di Agrigento, Siracusa, Ragusa e Messina; dei Policlinici di Messina e Catania, delle aziende ospedaliere Cannizzaro e Garibaldi di Catania e Civico e Villa Sofia-Cervello di Palermo.

L’assessore Gucciardi ha firmato i decreti per le piante organiche di 10 aziende, su 17 siciliane. I direttori generali adesso devono emettere una delibera per prendere atto delle indicazioni fornite nei decreti regionali”.
Nel frattempo, si attende la circolare regionale che indichi le priorità da seguire per le assunzioni, “che dovrebbe arrivare entro la prossima settimana. La priorità assoluta verrà data a chi ha già vinto il concorso e si trova in graduatoria da anni, per via del blocco imposto dal decreto Balduzzi. Seguiranno la stabilizzazione dei precari e, in parallelo, la mobilità, obbligatoria per legge. Infine, in base ai posti disponibili, si procederà con la pubblicazione di bandi ordinari”.

AGRIGENTO.  Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, dalla Regione arriva il “via libera” ai nuovi atti aziendali che porteranno ad un aumento dei posti letto e delle posizioni lavorative. Sebbene la deliberazione della Giunta Regionale sia di fine febbraio, l’ufficialità è arrivata solo il 4 marzo scorso, con la pubblicazione degli atti sulla Gazzetta ufficiale siciliana che sancisce la piena operatività di un piano oggetto di una lunghissima fase di preparazione e incubazione. Il Governo, infatti, ha alla fine stabilito che le linee indicate fossero coerenti con quelle dettate rispetto alla distribuzione delle risorse e delle spese.

Adesso la “palla” torna all’ Asp di Agrigento che potrà dare il via ai tanto attesi concorsi. In totale, parlando di numeri, posti della dirigenza passeranno da 1.056 a 1.192, mentre quelli del comparto cresceranno da 2.496 a 2.744. La stragrande maggioranza di questo personale sarà destinato alle strutture ospedaliere, ovvero 2.229 persone a fronte delle 1.707 impegnate sul territorio.

Andando nel dettaglio dei singoli settori, rispetto al comparto della dirigenza medica, i posti da direttore medico cresceranno da 64 a 81, dei quali 61 in ospedale e 20 sul territorio. Quelli da dirigente medico, invece, subiranno un passaggio da passaggio da 812 a 920, dei quali 547 in ospedale e 273 sul territorio. Un calo è previsto invece per i posti nel comparto veterinario, con una riduzione da 5 a 4 dei direttori e da 47 a 42 dei dirigenti.

Una crescita significativa è prevista anche per la dirigenza sanitaria non medica, con i posti a disposizione che cresceranno da 95 a 113 posti. Rimarranno invece immutati quelli dedicati ai direttori farmacisti,  ma sono destinati a crescere dirigenti farmacisti, da 23 a 31. In “salita” anche i dirigenti biologi (da 15 a 20), i dirigenti fisici (da 2 a 3), i dirigenti psicologi (da 36 a 39). Previsto inoltre un posto per dirigente della Rspp, ovvero responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

In crescita anche il comparto sanitario, dove i posti saliranno da 1248 a 1379 posti. All’interno di questo settore sono in crescita i posti per coordinatore infermiere (da 22 a 73), e complessivamente quelli per infermieri (da 1195 a 1281). In lieve calo i posti di operatore professionale, da 29 a 25, mentre spariscono dalla pianta organica le figure professionali dell’infermiere pediatrico e del puericultore. Crescono invece, nella categoria dei cosiddetti collaboratori professionali, i posti per gli ostetrici (da 42 a 65) e quelli per dietista (da 1 a 3), mentre nel contesto del personale di ruolo sanitario aumentano i tecnici di radiologia (da 55 a 66), i tecnici di laboratorio (da 61 a 65), i tecnici neurofisiopatologi (da 2 a 3), i tecnici di riabilitazione (da 28 a 46), i tecnici audiometristi (2 a 4), i logopedisti (da 6 a 10) e i tecnici di riabilitazione psichiatrica (da 0 a 2).

Calano complessivamente, ma di poco, i posti della dirigenza tecnica, con i posti per dirigente sociologo che si riducono da 5 a 4 mentre rimangono invariati quelli di analista informatico e analista “controller”. Sempre nel comparto delle unità tecniche i posti disponibili salgono da 559 a 584, con l’unico incremento sensibile per la figura degli ausiliari specializzati (che crescono da 101 a 130, cui si aggiungono le 69 unità garantite esternamente da Sas e Seus), mentre calano, ad esempio, i posti per le figure degli operatori tecnici specializzati, che subiranno un decremento da 38 a 35 e da 36 a 32.

Rispetto ai posti letto, il nuovo atto aziendale ne prevederà 120 a Ribera, 279 a Sciacca, 144 a Licata, 139 a Canicattì e 369 ad Agrigento.