Autorizzazione unica ambientale, seminario di Confindustria Centro Sicilia

AGRIGENTO – Un confronto serrato, stimolante e “produttivo” oggi nel corso del seminario dal titolo “Autorizzazione unica ambientale e semplificazioni per le imprese in materia ambientale”. L’incontro – che si è svolto ad Agrigento – è stato  organizzato da Confindustria Centro Sicilia per chiarire come funziona l’Aua (autorizzazione unica ambientale), a chi si applica, quali risparmi e oneri comporta per le imprese e cosa cambierà in materia di autorizzazioni.
Un dibattito ricco di spunti grazie agli interventi degli assessori regionali al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, alla Funzione Pubblica Patrizia Valenti e alle Attività Produttive, Linda Vancheri.
Ma anche grazie alle informazioni offerte da Antonio Siracusa, delegato piccola industria di Confindustria Centro Sicilia per il territorio di Agrigento; Annalisa Oddone e Marco Ravazzolo, di Confindustria nazionale – area politiche industriali.
Secondo Siracusa, che ha dato il via ai lavori introducendo il dibattito, “solo con la semplificazione degli iter amministrativi si possono ottenere benefici reali per le imprese”.
“La semplificazione amministrativa – ha aggiunto l’assessore Valenti – è all’ordine del giorno del Governo regionale. In raccordo col Governo nazionale vareremo un “pacchetto semplificazione”, con l’introduzione di diversi testi unici. Questo per riallineare la competitività delle imprese siciliane a quella degli altri paesi dell’Ue. Non è accettabile che un progetto presentato in Sicilia attenda una risposta/autorizzazione per anni, mentre in altri paesi europei soltanto qualche mese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello: “Nel mio assessorato la bravura e la preparazione dei tecnici – ha detto – non era al servizio del tempo e dell’efficacia dei progetti. C’era un collo di bottiglia in cui, gioco forza, finivano per arenarsi tutte le istanze. Per cui, se prima l’affare era costituito dai finanziamenti – ha proseguito – oggi invece il business è il risarcimento. Stiamo voltando pagina e l’attuazione dell’Aua è un primo passo in questa direzione”.
“La pubblica amministrazione ha l’obbligo di essere più chiara e trasparente possibile – ha sostenuto Linda Vancheri – per questa ragione, una volta pienamente operativo presso tutti i comuni della Regione, lo Sportello Unico per le attività produttive rappresenterà la sintesi plastica della semplificazione. Sarà però necessario, oltre alla presenza di funzionari e dirigenti qualificati, dotati di una profonda conoscenza del settore, anche la presenza del tutor d’impresa: una misura fondamentale inserita nel testo unico delle attività produttive, in procinto di essere approvato”.
Grande attenzione, da parte degli imprenditori presenti, anche all’intervento “tecnico” di Annalisa Oddone che ha chiarito: “l’autorizzazione unica ambientale si applica sia alle pmi sia a tutti gli altri impianti che non ricadono nel regime dell’autorizzazione integrata ambientale. Si tratta di un provvedimento amministrativo emesso dallo Sportello Unico delle attività produttive che sostituisce 7 provvedimenti/autorizzazioni e con tempi di rilascio/rinnovo certi, dai 90 ai 150 giorni”.
Il dibattito, arricchito dall’intervento di Paola Pendino, dirigente dell’assessorato regionale al Territorio, è stato concluso da Marco Ravazzolo che ha fornito un aggiornamento sulle recenti novità legislative in materia ambientale e sulle esigenze e proposte di semplificazione di Confindustria, lanciando l’idea di avviare la sperimentazione del tutor d’impresa proprio nelle aree territoriali della Sicilia centro-meridionale”.
Il tema odierno è di grande interesse ed attualità. A giugno di quest’anno, infatti, è entrato in vigore il regolamento che disciplina l’”Autorizzazione unica ambientale”, per la cui concreta attuazione è ora necessario il deciso impegno delle diverse amministrazioni competenti.