Autostrada Rosolini-Modica: l'inesorabile gioco delle parti

cantiere

Ieri l’aeroporto oggi il tratto dell’autostrada Rosolini-Modica, il denominatore comune è sempre lo stesso: alla regione non ci sono soldi. Solo ieri abbiamo parlato dei problemi inerenti lo scalo ragusano per il quale la regione siciliana non potrà trasferire la somma di 1,2 mln che servono a pagare l’Enav, toccherà ancora alla So.a.co anticipare i soldi, ma ciò comporterà uno squilibrio nelle casse della Società che mira ad ottenere il pareggio di bilancio entro il 2020. Se ieri a sollevare la problematica relativa al’aeroporto di Comiso era stato il deputato del Pd, Nello Dipasquale, oggi a lanciare l’allarme sul possibile blocco dei lavori della Rosolini-Modica è il parlamentare modicano Nino Minardo. Anche in questo secondo caso, come per lo scalo ragusano, la scorsa settimana erano state date delle rassicurazioni al riguardo, ma fino ad oggi tutte le promesse sono state disattese e la Cosige, che vanta un indotto di oltre 400 persone, rischia di dover incrociare le braccia. Anche di questo caso ci eravamo occupati in maniera approfondita evidenziando una serie di contraddizioni nel rapporto Regione-Cas che hanno portato alla situazione attuale, cioè al versamento di soli 7 mln di euro a fronte di 28 mln fatturati dall’impresa che già, di tasca propria, ha anticipato oltre 40 mln di euro presi da lavori effettuati all’estero. La verità è che se non si fosse trattato di un’impresa solida i lavori sarebbero stati bloccati già da tempo, ma adesso si è arrivati ad un punto cruciale della vicenda che richiede chiarezza e massima trasparenza. Il fatto è che sia per l’aeroporto di Comiso, sia per il tratto autostradale Rosolini-Modica non ci si dovrebbe limitare solo ad alzare polveroni e chiedere  il pagamento immediato la parte della regione, ma occorrerebbe approfondire cosa ha portato a questa situazione e cosa prospetta il futuro al riguardo. Per quanto riguarda il discorso inerente l’autostrada, abbiamo più volte ribadito la mancanza di chiarezza delle parti coinvolte, abbiamo sentito spesso parlare di un conto corrente ad hoc aperto dalla regione per poter trasferire i soldi al Cas che poi avrebbe dovuto girarli all’impresa, ma il Cas avrebbe prelevato i soldi dati fino ad oggi dai ricavi dei caselli autostradali; Abbiamo sentito parlare di trasferimento virtuale di fondi dalla regione al Cas e abbiamo sentito promesse puntualmente disattese. Il punto è che parlando di infrastrutture pubbliche si dovrebbe garantire la massima trasparenza, invece si continua a girarci intorno senza andare mai al nocciolo della questione.

Nino Minardo ha annunciato che stamattina si terrà un incontro a Roma tra Regione, Cas e il Ministero alle infrastrutture, per chiarire la vicenda e trovare una soluzione definiva al problema. Si tratta di un incontro che, comunque, suscita qualche perplessità: perché necessita un ulteriore vertice se dall’Ars erano arrivate rassicurazioni precise sul pagamento? Perché la vicenda è arrivata a Roma se i soldi devono essere dati dalla regione tramite un fondo dedicato? La sensazione, come abbiamo più volte detto, è che in merito al pagamento dei lavori della Rosolini-Modica ci possano essere dei problemi che vanno oltre la semplice mancanza di fondi da parte della regione, una sensazione alimentata anche dal fatto che nulla è mai trapelato sull’incontro avvenuto tra il Prefetto di Ragusa e i responsabili della Cosige.