Autotrasporto in ginocchio in Sicilia dopo il crollo sulla A19. Verso lo sciopero

Cresce la tensione in Sicilia dove l’interruzione dell’autostrada tra Palermo e Catania è diventata l’innesco di una situazione esplosiva. Venerdì 8 maggio 2015 l’Aias ha inviato una lettera alle Autorità annunciando il fermo regionale dal 25 al 29 maggio.
Iveco Stralis LNG autostradaLa lettera inviata all’Autorità per gli Scioperi, ai ministri dei Trasporti e degli Interni e ai prefetti siciliani proclama il fermo della categoria nell’intera isola da mezzanotte di lunedì 25 maggio alle 24:00 di venerdì 29 maggio 2015. Questa lettera giunge dopo ripetuti proclami e appelli degli autotrasportatori per affrontare le difficoltà causate dal cedimento del viadotto Himera dell’autostrada A19 Palermo-Catania. Ma questa non è l’unica causa della protesta.
“Tale emergenza si sovrappone ad altri problemi irrisolti, ad altri ostacoli sul percorso di chi lavora in Sicilia e che ora non possono essere più rimandati”, si legge nel testo. Questa situazione “insostenibile” richiede un “intervento urgente” da parte del ministro dei Trasporti e delle istituzioni coinvolte. I mittenti sottolineano anche che finora non è stato avviato il Tavolo previsto dal protocollo d’intesa con la categoria. “Ora occorrono iniziative rapide e portatrici d’immediate soluzioni”.
Tra le questioni più urgenti, i firmatari della lettera chiedono l’esonero dei pedaggi per i veicoli industriali che “sono costretti a percorrere tratti che prevedono qualsiasi forma di pedaggio”, l’intervento di Regione e Governo centrale per ridurre i costi delle tratte marittime, l’esonero dai divieti di circolazione per i trasporti che portano prodotti siciliani nel resto del Paese e l’abolizione dei divieti su strade regionali e comunali.