Bianchi lavora su due tavoli per chiudere il bilancio

Il lavoro della giunta guidata da Rosario Crocetta inizia da oggi. E inizia dal capitolo più spinoso in tempi di tagli alla spesa pubblica: la manovra di bilancio. “Abbiamo previsto una spending review da un miliardo”, dice l’assessore Luca Bianchi che oggi ha anche  avuto il primo confronto sui fondi europei con il direttore generale Felice Bonanno e lo stesso Crocetta.  Una lunga riunione in vista dell’incontro di giovedì con il ministro Fabrizio Barca. Alla quale riunione di oggi hanno partecipato anche il dirigente generale al Bilancio, Mariano Pisciotta e Vincenzo Falgares, ex direttore generale alle Infrastrutture e ora alle Attività produttive. “Bisogna essere consapevoli del momento – dice Bianchi – Stiamo analizzando bene i capitoli di spesa. Ma è chiaro che anche lo Stato dovrà fare la sua parte. La partita del bilancio si gioca su due tavoli: quello siciliano e quello a Roma”. Da approvare in tempi celeri c’è la riprogrammazione del Po Fesr e nelle prossime ore gli uffici saranno impegnati a chiudere tutto per presentarsi a Roma con le carte in regola. Anche la partita aperta con Bruxelles e relativa alla sospensione dei pagamenti, è alle battute finali. I controlli dei vari dipartimenti sono stati completati e adesso si attende la risposta di Bruxelles che pure nell’ultima nota inviata all’Italia e in cui chiedeva nuovi controlli intimando come scadenza il 30novembre, aveva sottolineato “progressi significativi”.
Una cosa è certa: entro dicembre l’Ars dovrà votare l’esercizio provvisorio e i tempi sono serrati. Già la settimana scorsa, Bianchi e la giunta hanno approvato un primo intervento della nuova spending review. L’applicazione per i dirigenti generali del livello minimo di salario accessorio che d’ora i poi non potrà superare il tetto di 3.873 euro (prima poteva arrivare a 15). Una misura che, nelle intenzioni dell’esecutivo, andrà applicata anche ai 1.800 dirigenti della regione, recuperando alle casse altre risorse. Tagliati anche i consulenti nominati da Lombardo (una decina solo alla presidenza più una media di 4 per assessorato, ndr) con un risparmio, hanno fatto i calcoli nell’entourage di Crocetta, di circa 450 mila euro.  “L’intento – dice ancora Bianchi – è di spostare quanto più possibile dalla spesa corrente a quella in conto capitale e riqualificare la spesa europea”. Ma tant’è da stamattina il governo è iniziato ad entrare nel merito delle strategie mentre da domani Bianchi farà il suo ingresso ufficiale in assessorato.

Il lavoro della giunta però proseguirà su un doppio binario: dentro e fuori il palazzo. Nella conferenza stampa che la settimana scorsa ha battezzato il nuovo esecutivo, il presidente Crocetta ha ribadito la volontà di tenere la prossima riunione pubblica a Librino e di volere andare anche a Messina, tra le baracche, “lì – ha detto, commettendo una gaffe – dal terremoto del 1917”. Un battesimo, quello della settimana scorsa, a dir poco insolito. Con Franco Battiato a fare da mattatore in dialetto. Zichichi che ha scomodato Archimede e i maggiori studiosi internazionali per dire che lui “non ha mai scaldato una sedia”. E ancora con lo stesso Crocetta che ha coniato una nuova concezione del tempo (circolare) per giustificare gli impegni dei due assessori di punta: Battiato e Zichichi. Un vero spettacolo, con la giunta che ha perfino applaudito l’intervento di un giornalista che aveva preso le difese dell’assessore Giulia Valenti, nominata poi invitata a dimettersi dal presidente Crocetta e, infine, riconfermata. Da oggi, inizia il lavoro vero. E c’è da augurarsi che l’esecutivo Crocetta & C., impegni degli assessore a parte, riesca a trovare finalmente un “centro di gravità permanente”.