Burocrazia zero, presentato ddl all'Ars

La semplificazione amministrativa è l’obiettivo del disegno di legge sulla ‘burocrazia zero’ presentato all’Assemblea regionale sicliana dal vice presidente dell’Ars e componente della commissione Lavoro, Antonio Venturino. Il ddl, che vede quali firmatari anche i parlamentari Pippo Gianni e Michele Cimino ed è composto da due parti e nove titoli, mira ad agevolare cittadini ed imprenditori ad avviare le idee imprenditorialisenza dover necessariamente incappare nel dedalo di norme, autorizzazioni ed adempimenti che il più delle volte scoraggiano lo start-up dell’impresa stessa.

“C’è necessità di una legge che metta in condizioni cittadini ed imprese di avere un rapporto più veloce e snello con l’amministrazione regionale – dice Venturino -. Una delle cose che bloccano anche solo l’idea di avviare l’attività è proprio l’apparato burocratico, che è una specie di labirinto dal quale è difficile uscire e per colpa del quale si spendono cifre esorbitanti tra bolli ed autorizzazioni, senza avere poi la certezza che la propria idea imprenditoriale possa arrivare a buon fine. Gli imprenditori – aggiunge il deputato – hanno paura di vedersi rimbalzare come una pallina da un ufficio all’altro per avere informazioni talvolta contraddittorie tra loro”.
Il testo prevede allora l’avvio di Sportelli unici del procedimento (Sup), di cui dovrà dotarsi ogni assessorato. Il cittadino che si reca al Sup dovrà trovare risposte certe alle proprie richieste, senza dover passare da un ufficio all’altro ed avere una risposta definitiva entro 30 giorni pena un ”indennizzo da ritardo” pari al pagamento di una somma di 30 euro per ogni giorno di ritardo, nel caso in cui l’Amministrazione non rispetti i termini di legge e sino ad un tetto massimo di 50 mila euro. Altro assunto fondamentale è il principio della compensazione tra crediti e debiti nel rapporto tra impresa e pubblica amministrazione. Tale meccanismo di compensazione può, in ossequio al principio di sussidiarietà, operare esclusivamente sui tributi regionali come l’Irap, della quale la Regione ha competenza alla riscossione. Lo stesso art. 35 prevede una quota del gettito Irap per la copertura degli oneri finanziari per l’anticipo della liquidità. “Poche e semplici idee- conclude Venturino – per porre fine a quel pantano che è divenuta la nostra burocrazia”.