Cambio di gestione per Belicittà, il centro commerciale confiscato a Grigoli. Arriva Poseidon…

 Chiusa la vertenza dei supermercati ex Despar, un altro campanello d’allarme suona a Castelvetrano, e riguarda un altro tassello importante dell’impero che fu del mafioso Giuseppe Grigoli, socio di Matteo Messina Denaro. Si tratta di Belicittà, il primo centro commerciale sorto in provincia di Trapani – e tutt’ora l’unico – che sta lentamente per essere abbandonato. Il calo di visitatori e di fatturato negli ultimi due anni è evidente..Attualmente ,nel centro di contrada Strasatto, sono presenti 22 eserci commerciali sui 32 previsti.  La cosa ha ricadute negative sul supermercato Sisa, riaperto lo scorso settembre, dove attualmente lavorano 42 dipendenti.

Proprio per evitare la chiusura Belicittà è stato affidato per due anni ad una società che già gestisce diversi centri commerciali in Sicilia, tra cui il Poseidon di Carini. Ed è pertanto arrivato Pasquale Barbaro,  nuovo direttore. L’ azienda in questione è la  “Uno G srl” che gestisce  i Centri Commerciali promossi da Finim SpA  e con sede a Milano. Oltre al “Poseidon” di Carini, gestisce anche  “Città dei Templi di Agrigento e “Ibla centro “ di Ragusa. “Abbiamo elaborato- spiega Barbaro al Giornale di Sicilia – un piano di rilancio che punta molto sul marketing territoriale, comunicazione e merchandising. L’obiettivo è quello di riempire tutti gli spazi del centro con marchi nazionali presenti anche al Poseidon e di conseguenza, ampliare l’offerta per i consumatori, riportando Belicittà ad essere leader nel territorio. Tutto questo- aggiunge Barbaro- farà crescere anche i livelli occupazionali”. Il piano del direttore Barbaro prevede anche lo sfruttamento delle superfici libere per esposizioni e attività promozionali legate anche ai prodotti tipici della zona. «Intendiamo confrontarci- conclude Barbaro- con il territorio, con le amministrazioni comunali e con l’indotto economico. In tempo di crisi, la collaborazioni può aiutare».

La società UNO G Srl  ha firmato un contratto con l’amministratore giudiziario della Grigoli Distribuzione , Alessandro Scimeca.

Piena sintonia dei sindacati sulla nuova gestione. Il segretario della Filcams Cgil, Anselmo Gandolfo, il rappresentante della Fisascat Cisl, Domenico Rizzo e il segretario della Uiltucs Uil, Mario D’Angelo dichiarano: “L’idea della nuova gestione  di puntare su nuovi e importanti brand uniformando il target di ‘Belicittà’ a quello del ‘Poseidon’ sembra muoversi nel verso giusto. Al nuovo presidente del consiglio di amministrazione della ‘Grigoli distribuzione’ srl Alessandro Scimeca riconosciamo il lavoro che sta portando avanti per il rilancio dell’intero centro commerciale e per la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Soddisfatto per il nuovo accordo, anche il sindaco di Castelvetrano Felice Errante che ha seguito dal suo nascere la crisi del Gruppo Grigoli: “Con l’accordo raggiunto – ha dichiarato Errante – si compie un altro importante passo verso la totale ripresa delle attività legate al Gruppo Grigoli. Questa è un’ulteriore risposta dello Stato e che smonta ancora una volta il degenerante scetticismo diffuso artatamente da qualcuno nella mia città”.

A Belicittà ha fatto tappa giovedì il camper della legalità della Cgil nazionale, impegnato nella campagna “Legalità: una svolta per tutte” e si è poi spostato all’Ag Trasporti di Campobello, sequestrata nel 2013 perchè riconducibile al boss palermitano Cesare Lupo. «A Belicittà – ha detto Salvo Leonardi, segretario regionale Filcams Cgil – abbiamo avuto una svolta epocale grazie anche alla presenza del nostro sindacato. Dopo l’ipermercato riattivato qui lo scorso mese di settembre adesso ce ne sono altri 31 che stanno per ripartire».  «Nel Trapanese – ha aggiunto Mimma Argurio, segretaria regionale Cgil – nel 2014 vi erano oltre 400 beni tra sequestrati e confiscati. Chiediamo un cambio di passo nella loro gestione e che gli amministratori giudiziari siano persone qualificate e facciano parte di un albo». Per Luciano Silvestri, responsabile legalità e sicurezza della Cgil nazionale lo «Stato deve sostenere la rete commerciale dei prodotti ricavati dai beni confiscati”. Inoltre, ha sollecitato la riforma della gestione dei beni confiscati per la quale una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cgil e sostenuta da Libera, Arci, Centro studi Pio La Torre, Sos Impresa, Lega delle cooperative e Avviso pubblico è ferma alla Commissione giustizia della Camera.