Cantieri navali di Palermo, accordo tra sindacati e Fincantieri su carichi di lavoro e investimenti

Dopo 13 ore di ininterrotta trattativa, svolta nello stabilimento del Cantiere Navale di Palerno, le organizzazioni sindacali e Fincantieri hanno raggiunto stamattina alle 10 un accordo sui carichi di lavoro e sugli investimenti. L’azienda ha confermato ufficialmente nell’accordo che le 4 navi da crociera della compagnia Msc, del gruppo Aponte, verranno lavorate (allungate, per aumentarne la capienza e ampliare gli spazi) a Palermo. Hanno confermato che saranno ance realizzate a Palermo le commesse per la costruzione di 22 paratoie metalliche in acciaio per la diga Mose di Venezia e per la riparazione di traghetti e navi da crociera.
La lavorazione delle navi Msc, a partire dal taglio delle lamiere, inizierà il 20 gennaio, col graduale ritorno degli operai dalla cassa integrazione al lavoro. Da luglio le lavorazioni andranno a pieno regime garantendo l’assorbimento di tutti i 470 lavoratori. Soddisfatti i sindacati: “Con questo accordo è garantita la continuità produttiva del cantiere per 24 mesi. La mole di lavoro annunciata si dispiegherà nel 2014 e 2015 e consentirà un graduale rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione che permetterà l’impiego graduale di tutti lavoratori entro il 2014 – dichiarano i rappresentanti sindacali Francesco Piastra per la Fiom Cgil, Ludovico Guercio per la Fim Cisl ed Enzo Comella, di Uilm Uil, assieme alle Rsu dello stabilimento – Fincantieri ha inoltre confermato gli investimenti offshore per realizzazione di una nuova segmento produttivo mediante la realizzazione del bacino di 80 mila tonnellate, dal costo di 86 milioni di euro, che servirà a realizzare piattaforme petrolifere. Fincantieri conta di farlo in compartecipazione con La Regione, che nei mesi scorsi si è impegnata a condividere quest’investimento con l’azienda”.

Per quanto riguarda gli investimenti, Fincantieri oltre alla conferma dell’interesse a costruire il bacino di 80 mila tonnellate in partnership con la Regione Sicilia, si impegna a spendere a suo carico altri 8 milioni di euro per impianti da realizzare a servizio del bacino. “Per il bacino da 80 mila tonnellate è importante definire l’accordo di programma, pendente al ministero dello Sviluppo economico da diversi mesi, tra la Regione, Fincantieri e l’Autorità portuale, che stabilirà anche le quote di cofinanziamento – aggiungono Piastra, Guercio e Comella – Per questo è indispensabile che il presidente Crocetta assuma le conseguenti determinazioni affinché vengano reperite le risorse in quota Regione per realizzare l’opera”. Sempre l’accordo odierno prevede un investimento da parte di Fincantieri di altri 2 milioni 450 mila euro per rafforzare le strutture industriale del Cantiere navale. Previsti 800 mila euro per il potenziamento di mezzi mobili per il trasporto di sezioni di navi e lamiere e dei mezzi di sollevamento. Per il miglioramento dell’apparato produttivo e di sicurezza ambientali saranno impegnati 1 milione e 200 mila euro.
L’impegno a riportare a lavoro l’intero organico del Cantiere Navale prevede anche una nuova organizzazione del lavoro con un regime di flessibilità dell’orario. Durante i picchi produttivi la settimana sarà di 48 ore anziché di 40 ore, per un massimo di 176 ore di flessibilità in un biennio, da recuperare nei periodi di minor lavoro. L’orario sarà spalmato dal lunedì al sabato. “Tutte queste azioni – concludono Fim, Fiom e Uilm – consentiranno di recuperare le attività che garantiranno il graduale rientro dei lavori attualmente in cassa integrazione a partire dal luglio 2014”.