Il caos rifiuti in Sicilia: Comuni in ginocchio, verso un nuovo piano straordinario

Caos rifiuti in Sicilia: il governo regionale modificherà il piano di attribuzione quantitativa dei rifiuti per alcuni comuni siciliani. È uno dei risultati cui è giunto il vertice a Palazzo d’Orleans tra Regione e Anci.  Durante il vertice si è esaminata inoltre la necessità di un piano straordinario per il conferimento dei rifiuti accumulati da diversi comuni nei giorni scorsi, per effetto delle problematiche legate all’eccedenza di conferimento presso le discariche autorizzate. Il Dipartimento Acqua e rifiuti renderà pubblico il piano a breve. Si è stabilito inoltre che, su base settimanale, si procederà a sviluppare un confronto tra Anci e governo regionale per una collaborazione tra comuni e Regione, anche nella prospettiva di incrementare in tempi rapidi la differenziata.

“È ovvio che oggi, sulla base della nuova ordinanza, c’è un sistema che ha bisogno di carburare e la criticità maggiore è rappresentata dai rifiuti accumulati”, ha detto al termine dell’incontro  Crocetta. Che invita i sindaci “a informare la presidenza della Regione, l’assessorato e il Dipartimento, in modo tale da avviare subito le azioni necessarie. Nel corso dell’incontro, l’Anci è stata informata che le criticità nel conferimento dei giorni scorsi, sono legate al mancato adeguamento da parte di alcune discariche alle norme di tutela ambientale stabilite da direttive comunitarie e leggi nazionali, non derogabili – spiega il governatore -. Le criticità riguardano gli impianti di biostabilizzazione assenti in alcune strutture, e tale carenza si sta provvedendo con impianti di biostabilizzazione mobili che già verranno sperimentati su Bellolampo e speriamo utilizzato da altre strutture non ancora adeguate al trattamento legale dei rifiuti. Pertanto – conclude – la crisi di questi giorni può diventare un’occasione per comportamenti virtuosi che tutti dobbiamo adottare con responsabilità reciproca”

COMMISSIONE UE. “Il caos in Sicilia sui rifiuti finisce sul tavolo della Commissione Ue per iniziativa dell’eurodeputato Salvatore Cicu (Ppe), che ha presentato una interrogazione “sugli effetti devastanti, in termini sanitari, sociali, ambientali ed economici, della irregolare gestione che ha generato un sovraccarico nei sistemi di smaltimento”.

Secondo il parlamentare europeo, la soluzione adottata dalla Regione siciliana è assolutamente inadeguata, un mero palliativo che rinvia all’autunno, il problema. Cicu ricorda la direttiva quadro 2008/98/Ce che impone agli Stati membri di elaborare programmi nazionali e regionali di prevenzione dei rifiuti, e la comunicazione della Commissione europea con cui si fissa, entro il 2020, l’obiettivo del 70% di riciclaggio dei rifiuti.

Quanto sta accadendo in Sicilia è frutto di una ripetuta e costante violazione della normativa europea in materia dei rifiuti da parte del governo regionale?”, chiede l’eurodeputato alla Commissione invitandola, nell’interrogazione, a mettere in conto l’audizione dei governi nazionale e siciliano perché riferiscano sullo stato dell’arte dei programmi di prevenzione. Il parlamentare siciliano, trapiantato in Sardegna, pone l’accento anche sulle serissime ripercussioni sulla salute pubblica, in particolare sulle acque.

“Ho sollecitato – spiega – la Commissione europea a esprimersi su questa crisi gravissima,legata solo all’improvvisazione gestionale e amministrativa del governo della rivoluzione mancata”. Resteranno indelebili nella memoria le istantanee del disastro compiuto dal governo Crocetta – continua l’eurodeputato – e una delle peggiori cartoline della Sicilia sarà in eterno quella delle montagne di rifiuti che hanno invaso l’Isola e che torneranno a invaderla già ai primi di ottobre, quando le discariche torneranno sature”.

AGRIGENTO. Il sindaco Lillo Firetto è molto severo nei confronti del presidente della Regione Rosario Crocetta, “reo” di avere denunciato i ritardi degli amministratori locali sulla raccolta differenziata.

“Gli ultimi atti del governo regionale”, sostiene Firetto, “sono semplicemente un tentativo di nascondere le proprie responsabilità nella gravissima situazione della gestione dei rifiuti in Sicilia. Dopo anni di scelte schizofreniche e confuse, anche dei governi guidati da Crocetta, pensare d’imporre con una semplice ‘disposizione del Presidente’ l’avvio del recupero delle materie riciclabili, non è credibile. Piuttosto che provare a mettere improbabili pezze a una situazione ormai fuori controllo, ci si impegni a copiare le scelte fatte dal governo regionale campano che hanno portato in pochi anni quella regione tra le migliori d’Italia per raccolta differenziata”.