Caos rifiuti, Sicilia senza un piano. Proroga di 15 giorni per gli Ato

Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha, ieri sera, con ordinanza, prorogato ancora una volta l’operatività degli Ato in liquidazione. La nuova proroga è fino al 14 Luglio. E’ l’ennesimo provvedimento “tampone” per scongiurare la paralisi del sistema regionale dei rifiuti, ma  di fatto però  si tratta solo di rinviare il caos di 15 giorni. . Dopodiché ci sarà lo stop ad ulteriori proroghe, dato che si arriva al limite massimo di 21 mesi.

Che si fa? La Regione è in piena emergenza, politica e istituzionale. Da tempo gli Ato dovrebbero essere sostituiti dalle nuove Srr, ma la riforma non è mai decollata, e inoltre non ci sono novità per gli impianti, anzi, è stata disposta la chiusura della discarica di Gela  a seguito delle risultanze di
analisi effettuate dall’Arpa di Caltanissetta. Gli impianti attivi sul territorio regionale sono rimasti otto: Palermo, Catania, Trapani, Misterbianco,
Siculiana, Lentini, Castellana Sicula, Augusta. Cinque impianti sono chiusi perchè saturi o sequestrati dalla magistratura. L’ordinanza posticipa anche la prossima chiusura di alcune discariche. A partire dalla discarica gestita dalla Oikos nel Comune di Motta S. Anastasia. Nell’ordinanza infatti si legge:

«È assolutamente necessario evitare la chiusura della discarica di Oikos s. p. a. poiché si verrebbe a determinare una interruzione del servizio pubblico con le conseguenze di ordine sociale ed ambientale; con il corredo dei pareri resi dall’Arpa e dalle Asp in sede di conferenza dei servizi. Si chiarisce che, al fine di provvedere alla chiusura dell’impianto in questione, si realizza una copertura provvisoria come era stato già illustrato nel precedente provvedimento dello sorso 16 giugno. Non si sono infatti raggiunti i livelli di chiusura e si procederà all’utilizzazione ancora parziale della discarica».

Un provvedimento specifico riguarda invece il territorio di Trapani, con «l’immediata attivazione del piano di abbancamento» e l’autorizzazione alla prosecuzione della discarica di contrada Campana- Misiddi di Campobello di Mazara «vasca 2 rifiuti non pericolosi». In particolare la discarica di Campobello di Mazara è affidata alla Belice spa con il coinvolgimento degli Ato Tp 2 costituito dai Comuni di Mazara, Castelvetrano, Salemi, Campobello e gli altri comuni del territorio. Vengono infatti revocate le disposizioni che consentivano agli stessi Comuni di conferire in altre discariche. Toccherà quindi ancora alla discarica di Siculiana, gestita dalla Catanzaro Costruzioni spa, operare, come a quella di Lentini della Sicula trasporti.
La Regione punta sulla realizzazione di quattro nuove piattaforme pubbliche (Gela, Enna, Messina e Palermo), ma i tempi necessari per portare a termine le gare d’appalto ed arrivare alla consegna dei nuovi impianti sono lunghi. A smaltire la gran parte delle 6mila tonnellate d’immondizia prodotte ogni giorno nell’Isola, sono ancora le discariche di Siculiana (gestita dalla Catanzaro Costruzioni spa) e di Lentini (della Sicula Trasporti spa).

Un altro scandalo sono i centri di compostaggio, che consentirebbero il trattamento dell’umido, risparmiando il 50% dei costi dell’immondizia prodotta. Ce ne sono 18, di questo nove sono stati finanziati, ma non sono stati mai attivati.  La raccolta differenziata è ancora bloccata
al 13%.

Altro nodo è quello del passaggio dei lavoratori dagli Ato alle Srr.

Di proroga in proroga, questa situazione va avanti dal 2013.