Viaggio nelle case intelligenti dell’Università di Palermo

PALERMO – Nei quartieri universitari che circondano la cittadella sono molte le possibilità di trovare alloggio. Le case private rappresentano la quasi totalità dell’offerta locale di appartamenti in affitto per studenti. Case “tradizionali” spesso fuori dalla regolamentazione contrattuale, appartamenti in cui non sempre le norme in materia di sicurezza sono rispettate. Ma una possibile alternativa c’è, a raccontarla è il professore Nino Galante, responsabile economico del “Progetto campus urbano. Le case eco-intelligenti”.

“Bisogna rendersi conto che è assurdo – ci accoglie così Galante – questa palazzina è l’unico edificio antisismico in un raggio vastissimo di città e nessuno lo sa”. Il professore apre il cancello del civico 14 di via Solarino, un palazzo alto più sette piani con una fila di porte rosse a livello strada. “Queste sono le nostre case intelligenti – il professore apre una delle porte attraverso un applicazione installata sul suo smarthphone – ogni cosa l’abbiamo pensata e costruita per facilitare la vita di chi le abita, anche se nessuno sembra volerci vivere “.

Gli ingressi delle abitazioni intelligenti sono privi di barriere architettoniche e sotto controllo da un sistema video di sorveglianza. Una volta entrati ci si trova subito in cucina: i controlli del gas sono elettronici e si gestiscono attraverso il telefono, e un pannello touch screen permette di controllare tutte le telecamere e i sistemi della casa. Piastrelle intelligenti in grado di migliorare la qualità dell’aria e un sistema di riscaldamento integrato tra i tradizionali “termosifoni” e le pompe di calore sono presenti in tutti gli appartamenti che visitiamo. Materiali riciclabili e prodotti già presenti sul mercato “Abbiamo voluto dimostrare che anche con prodotti già diffusi sul mercato e a prezzi concorrenziali è possibile essere sostenibili per la tasca e per l’ambiente”.

Non mancano i sistemi di sicurezza nelle case certificate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso l’agenzia “Italia degli innovatori”, che sostiene e certifica i progetti di ricerca e sviluppo in tutto il Paese. Un sistema di telecamere interne ed esterne, oltre al controllo elettronico delle aperture e chiusure degli ingressi, rendono queste case “sicurissime, e anche se dovesse saltare la corrente – spiega Galante – abbiamo pensato a sistemi meccanici che vengano in ausilio. Non ci siamo dimenticati, ovviamente, dei disabili. Stiamo lavorando su alcuni dispositivi che rendano la casa sicura durante i terremoti anche per chi ha delle disabilità”.

Case intelligenti, ma anche antisismiche. “La riqualificazione urbana degli immobili insieme il nostro format di consolidamento degli edifici non solo – spiega – ci eviterebbe delle nuove tragedie come quella di via Bagolino, ma darebbe un po’ di respiro alla situazione ormai drammatica dell’edilizia siciliana. Abbiamo stimato che si possa creare, su Palermo, con un progetto vero di riqualificazione edilizia un numero di posti di lavoro  che non si allontana dai centomila”.

Sembrerebbe che siano case impossibili da ottenere o prezzi molto alti per l’affitto, ma ” Il costo di affitto per questi appartamenti è concorrenziale – spiega il professore- considerato che noi abbiamo contratti regolari e forniture di acqua, luce e gas a costi uniformati. Inoltre non abbiamo messo limiti di crediti o voto per l’accesso degli universitari.Ma nonostante questo le nostre case restano vuote, le persone preferiscono andare in strutture private, non capisco il perché”. I motivi per cui le case non riescano ad attrarre gli studenti o le famiglie sembrano essere diversi: “Non posso dare una sola risposta al fatto che gli studenti e le famiglie non vogliano prendere in considerazione questa scelta-  denuncia Galante – gli attori che hanno concorso a questo progetto spesso nella fase di ‘promozione’ delle case è stata assente”.