Caso Helg, la Procura passa al setaccio gli appalti della Gesap all'aeroporto di Palermo

La Procura di Palermo allarga il suo raggio d’azione dopo l’arresto del vicepresidente della Gesap, Roberto Helg,  attualmente  ai “domiciliari” nella sua abitazione palermitana, dopo essere stato colto in flagranza di reato mentre intascava una mazzetta.

Per coordinare meglio il lavoro gli investigatori hanno stabilito che confluiranno in un unico filone investigativo le inchieste che, a partire dal 2009, hanno riguardato alcuni appalti all’aeroporto palermitano di Punta Raisi. Si tratta di filoni diversi. Da un lato c’è l’inchiesta, appunto, sulla mazzetta di Helg, poi ci sono indagini del 2011 della Squadra Mobile e altri fascicoli della Direzione Investigativa Antimafia del 2013. Sul tavolo degli inquirenti anche un esposto anonimo. Nel documento, l’anonimo avrebbe suggerito di guardare a fondo ad alcuni appalti, tra cui quello da quasi 15 milioni di euro per la realizzazione della sala arrivi. Ma bisogna tenere presente che uno dei grandi affari in corso, sul quale bisognerebbe indagare per bene, è quello della privatizzazione dello scalo.
Il procuratore Francesco Lo Voi sta coordinando il lavoro d’indagine assieme al coordinatore del “pool” Reati contro la pubblica amministrazione, Dino Petralia, e all’altro aggiunto Leonardo Agueci. I magistrati impegnati   sono Daniele Paci, Luca Battinieri e Claudia Ferrari.

La Gesap, come abbiamo scritto ieri, dal canto suo ha chiesto chiarimenti al direttore generale Carmelo Scelta sulla gestione dei locali commerciali all’interno dell’aeroporto e sul loro affitto. Fabio Giambrone e Dario Colombo hanno adottato nei confronti di Scelta un provvedimento di sospensione dalle funzioni.