Caso Helg. Si allarga l'inchiesta sulla corruzione all'aeroporto di Palermo

La Procura di Palermo ha chiesto il giudizio immediato per Roberto Helg, l’ex vicepresidente della Gesap e presidente di Confcommercio Palermo arrestato mentre stava intascando una tangente da 100 mila euro chiesta per rinnovare la concessione senza aumenti di canone di uno spazio commerciale dell’aeroporto di Punta Raisi al pasticciere Santi Palazzolo. Secondo il procuratore Francesco Lo Voi “le prove del reato sono evidenti”, e per questo la procura ha ritenuto di chiedere al gip, che dovrà pronunciarsi entro cinque giorni, sul rito speciale. Helg, incastrato dal pasticciere che ha registrato insieme ai carabinieri le fasi in cui stava versando la tangente, resta agli arresti domiciliari.

L’INCHIESTA. Ci sono commercianti che si sono presentati spontaneamente, altri che sono stati ascoltati di iniziativa dagli inquirenti: non parlano in molti, ma qualcuno ha consentito l’allargamento delle indagini su Roberto Helg,  Non sarebbe stato cioè solo Palazzolo, ad essere sottoposto a ricatti e costretto a pagare per mantenere lo spazio all’interno dell’aeroporto: la Procura ha dovuto così ricorrere ad uno stralcio delle indagini, dalle quali stavolta viene fuori pure il nome di Carmelo Scelta, l’ex direttore generale della società che gestisce i servizi aeroportuali, travolto dal «caso Helg» ma ancora non formalmente coinvolto nel filone principale dell’indagine. Adesso invece lo stralcio è contro indagati «noti» e due di questi sono proprio l’ex presidente della Camera di commercio e l’ex dg di Gesap.