Catania: Camera di commercio, trenta associazioni diffidano il commissario

Si è svolta stamattina a Catania, presso la sede di Legacoop, una conferenza stampa indetta da 30 diverse associazioni del mondo produttivo di Catania, Ragusa e Siracusa. Nel complesso, la parte maggioritaria delle principali associazioni imprenditoriali delle tre città, a rappresentare una larga maggioranza del tessuto d’impresa delle tre province.

I delegati delle associazioni di categoria intervenute desiderano portare a conoscenza dei media e dei cittadini come le scelte e gli atti posti in essere dal commissario ad acta per la costituzione della Camera di Commercio I.A.A. di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale, dott. Alfio Pagliaro, risultino viziati da parzialità idonea a incidere, in maniera gravissima, sul relativo processo di formazione, con evidente pregiudizio dei principi di trasparenza e parità di trattamento e la conseguente lesione della democratica rappresentanza in seno alla costituenda istituzione camerale.

Fin dall’inizio del suo incarico il commissario ha proceduto con inusuali e incomprensibili modalità nella gestione del proprio incarico e, precisamente, assumendo condotte quali: la convocazione delle parti su tematiche di estrema rilevanza e delicatezza, afferenti al processo formativo della nuova Camera, effettuata con tempi talmente ristretti da ledere la partecipazione democratica della larghissima maggioranza delle associazioni d’impresa; la scelta di trarre dalla stessa riunione indicazioni decisive per la costituzione del Consiglio seppur su temi non inclusi nell’oggetto della convocazione; assoluta indisponibilità al contradditorio; previsione di sistemi incapaci di garantire parità di trattamento nei controlli (in particolare egli ha stabilito che i controlli verranno effettuati sul 5% delle imprese per ciascuna associazione, ma nel numero massimo di 30 imprese. È chiaro come tale criterio risulti iniquo e squilibrato: attraverso la fissazione del tetto massimo di 30 imprese un’associazione che annoveri 6.000 imprese subirebbe, infatti, il controllo sullo 0,5% laddove un’associazione, che presenti 600 imprese, subirebbe il controllo sul 5%); assoluto spregio delle istanze e degli interessi di cui le associazioni di categoria sono portatrici qualificate (a tal riguardo il commissario non ha mai ritenuto di dover rispondere alla richiesta di essere presenti all’apertura delle buste. Per quale ragione? Se il processo fosse stato trasparente perché non esplicitare la procedura? Perché non consentire la seduta pubblica?).

Al punto in cui si è ormai giunti, è necessario richiedere un intervento delle Istituzioni. Intanto, in data odierna, è stato notificato al commissario Pagliaro e, per conoscenza, alle altre Istituzioni interessate, un atto di diffida dal proseguire oltre nel processo di gestione della costituenda Camera in ragione di modalità di gestione idonee a generare danni ingentissimi all’intero processo. Si preannuncia altresì ogni possibile azione volta a tutelare il rispetto delle regole e della legge nel processo di costituzione della Camera di Commercio I.A.A. di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale.

Elenco delle sigle firmatarie: Agci Catania, Agci Siracusa, Ance Ragusa, Associazione Artigiani e piccole e medie imprese Siracusa, AssoImprese Siracusa, Claai Siracusa, Cna Catania, Cna Ragusa, Cna Siracusa, Confartigianato Catania, Confartigianato Ragusa, Confcooperative Catania, Confcooperative Ragusa, Confccoperative Siracusa, Confesercenti Siracusa, Confindustria Catania, Confindustria Ragusa, Confindustria Siracusa, Confimprese Catania, Legacoop Catania, Legacoop Ragusa, Legacoop Siracusa, Sicilia Impresa Catania, Sicilia Impresa Ragusa, Sicilia Impresa Siracusa, Unicoop Catania, Unicoop Ragusa, Unicoop Siracusa, Upla Claai Catania, Upla Claai Ragusa.