Catania, Garanzia giovani: la Camera del lavoro lancia uno sportello gratuito e bisettimanale

“Garanzia Giovani e il Piano Giovani sono il vero cambio di passo per la lotta alla disoccupazione. Noi della Cgil faremo la nostra parte assistendo i giovani gratuitamente, ma tocca anche alla Regione fare del proprio meglio, con celerità. Questo può avvenire con la formazione del personale degli Uffici del lavoro”. Lo ha detto il segretario della Camera del lavoro di Catania, Giacomo Rota, nel corso di un incontro organizzato dalla Cgil stamattina.

Garanzia Giovani, dunque, potrebbe avere le carte in regola per promuovere il lavoro giovanile, ma per dare risultati concreti deve vedere il governo regionale attivarsi per la formazione del suo personale. La Cgil, per l’occasione, ha aperto uno speciale sportello nei giorni di lunedì e giovedì mattina dalle 10 alle 12, in via Crociferi 40, per aiutare a titolo gratuito chiunque avesse difficoltà a compilare la domanda. È possibile, inoltre, che il giovane venga seguito successivamente anche nella fase del colloquio.
“Chiediamo al governo Crocetta di proseguire con coerenza, garantendo massima disponibilità. Come sindacato sottolineiamo l’importanza di questi strumenti, che potrebbero segnare- continua Rota- una svolta importante anche nella mentalità dei nostri giovani. Sarà importante curare la corrispondenza tra domanda e offerta e dunque, chiediamo che le politiche del lavoro siano affrontate in profondità. Speriamo che le organizzazioni datoriali si occupino con grande forza di sensibilizzare le imprese ”.
Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani NEET, cioè coloro che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo.
Nell’incontro di stamattina c’erano anche il segretario del Nidil Giuseppe Oliva, il responsabile della Politiche giovanili Giuseppe Campisi, la responsabile Organizzazione della Cgil, Pina Palella e il segretario confederale Giovanni Pistorio.
Giuseppe Oliva ha sottolineato come sia fondamentale che i dipendenti del Centro per l’impiego conoscano i tratti fondamentali del progetto:
“Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l’efficacia, è stato introdotto un sistema di profiling che tenga conto della distanza dal mercato del lavoro, in un’ottica di personalizzazione delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell’azione in suo favore- spiega il segretario del Nidil- Ecco perché i facenti richiesti non possono essere “schedati” velocemente come in passato. Ci vuole un lungo colloquio di orientamento e non ci risulta che i primi incontri siano andati in questa direzione”. La chiave rimane dunque quella della formazione strategica degli operatori e poco convince la richiesta di Italia lavoro che chiede 48 esperti esterni per compiere la missione”. Non a caso Giuseppe Campisi si chiede: “La domanda che ci poniamo adesso è: oltre a fare formazione e tracciare profili cosa sta facendo lo Stato?”
Su quello che vuole fare la Cgil di Catania, invece , è Pina Palella ad intervenire: “Il nostro obiettivo è informare , poiché nonostante l’intervento dei media, crediamo che l’informazione non sia arrivata capillarmente. Abbiamo aperto lo sportello in piena gratuità, certi che mettere a disposizione le nostre conoscenze e le nostre competenze sia fondamentale e per chi proviene dalla provincia c’è la possibilità di prenotazione per usufruire del servizio. Crediamo che l’iniziativa sia positiva ma limitata. Il nostro obiettivo è fare in modo che questi giovani arrivino all’occupazione a tempo indeterminato”.
Per la Sicilia sono stati stanziati 178 milioni di euro; in particolare, 42 milioni di euro sono destinati all’accoglienza, 56 milioni finanziano la formazione, 15 milioni di euro per i progetti di apprendistato e 10 milioni per i tirocini. La Regione destina anche una quota consistente (circa 20 milioni di euro) all’autoimpiego per dare spazio a giovani con ambiziosi progetti imprenditoriali.