Club Med Cefalù, giorni decisivi per la riapertura

Club Med Cefalù, giorni decisivi per la riapertura. Riparte il progetto di ampliamento e di riapertura del villaggio del Club Med a Cefalù, uno dei maggiori poli turistici siciliani. La struttura, che avrà lo standard di cinque tridenti, è chiusa dal 2007 ma c’è un progetto della società francese per un investimento di circa 75 milioni di euro che ora è entrato nella fase esecutiva. Ne hanno parlato con il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, due dirigenti del Club Med. Il progetto ha già ottenuto la certificazione di valutazione ambientale. Al Comune compete il rilascio delle concessioni edilizie. Il sindaco ha assicurato che la giunta si pronuncerà la prossima settimana mentre i dirigenti del Club Med si sono impegnati a presentare i computi metrici delle opere da realizzare, sulla base dei quali vanno calcolati gli oneri di costruzione.

“Siamo pronti – ha detto Lapunzina – per l’avvio di una opera indispensabile per lo sviluppo turistico della città, in grado di creare notevoli ricadute occupazionali e di contribuire a determinare a determinare standard turistici qualitativi al più alto livello. Il nuovo Club Med sarà una gemma che renderà più preziosa l’immagine di Cefalù nel mondo”.

“Con il rilascio della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione e grazie alla definizione degli aspetti tecnici di urbanizzazione, problematiche ambientali e di igiene avvenuta presso il comune siamo ad un passo dalla realizzazione di una grande opportunità per il tessuto economico e infrastrutturale di Cefalù” è quanto ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari commentando l’iter del progetto di costruzione del Club Med di Cefalù, la prima struttura a 5 tridenti del gruppo in Europa. “Con grande senso di responsabilità la proprietà si è inoltre resa disponibile a migliorare anche le infrastrutture viarie di collegamento alla spiaggia e quelle connesse all’impianto di depurazione. E’ un progetto in grado di migliorare sensibilmente l’indotto di Cefalù e ogni giorno di ritardo nel rilascio del permesso è un giorno perso” conclude.