Coldiretti: in caduta libera la produzione di agrumi in Sicilia

“In otto anni la produzione di mandarini siciliani si è quasi dimezzata. Da oltre 996 mila quintali del 2006, nel 2013 di uno degli agrumi simbolo della Sicilia sono stati raccolti poco più di 569 mila quintali: il 43 per cento in meno, un trend confermato anche dalla rilevazione Istat del maggio 2014”. Lo dice la Coldiretti regionale. Ridotta anche la produzione di arance: nel 2006 se ne raccoglievano quasi 13 milioni di quintali, nel 2013 10 milioni e mezzo.

A livello nazionale il frutteto è diminuito di un terzo negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140 mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti, che rischiano di far perdere all’Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea. “In generale, tutta la frutta siciliana, tra estirpazioni, calamità e chiusura delle aziende si è ridotta – prosegue l’organizzazione – Dal 2006 al novembre 2014 l’Istat fotografa in Sicilia la perdita di 346 ettari di meleto con una produzione passata da quasi 182 mila quintali a circa 121 mila. Basta guardare gli abusivi ad ogni angolo della strada – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo – per rendersi conto del perché di questa situazione. I nostri mercati sono pieni di produzioni che arrivano da tutto il mondo e i nostri imprenditori non possono competere ne’ per i costi necessari, per la crisi che ha ridotto i consumi. L’acquisto medio di frutta per famiglia acquirente è passato da 244 chili annui del 2000 a circa 178 chili del 2014, con un taglio del 27 per cento. E’ indispensabile incrementare i controlli anche nei mercati generali per evitare che produzioni straniere diventino ‘siciliane'”.

“Un dato su tutti deve far preoccupare – aggiungono – Le importazioni in Italia negli ultimi 15 anni sono aumentate del 37 per cento, hanno quasi raggiunto i 2,1 miliardi di chili e la Sicilia è il porto preferito di frutta e verdura”.

“Nel 2013 in Italia le importazioni di agrumi dall’Egitto sono più che raddoppiate (+110%) “con una concorrenza sleale nei confronti della produzione siciliana”.  Nel nostro Paese sono entrati oltre 7 milioni e mezzo di chili di arance dal Paese africano. Fra il 2000 e il 2012 ha chiuso i battenti più del 50% delle aziende agricole in Sicilia, una regione che dovrebbe basare la sua ricchezza principalmente sull’agricoltura.