Comune di Palermo, a rischio gli stipendi dei 6000 dipendenti?

I 6000 dipendenti del Comune di Palermo riceveranno lo stipendio di aprile? Se lo domanda Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, dopo le dichiarazioni rilasciate  dal sindaco Leoluca Orlando al Giornale di Sicilia secondo cui il “protrarsi dei ritardi nei trasferimenti di competenza dello Stato e della Regione” ha portato la Giunta comunale ad alzare a 303 milioni il limite massimo di utilizzo dell’anticipazione di cassa.

“La decisione del sindaco Orlando e della sua giunta – commenta Figuccia – di aumentare al massimo l’anticipo di cassa fino a 303 milioni di euro, un fatto finora mai avvenuto, dimostra chiaramente come i conti del Comune siano in profondo rosso, altro che siamo a posto come Orlando ama dire. Si rischia seriamente di andare a gambe all’aria se non si trovano subito le risorse finanziarie necessarie per coprire le spese per il personale e quelle correnti. Senza dimenticare, peraltro, che quest’anticipo di cassa comporterà pure un salatissimo conto di interessi da pagare: se infatti finora si erano preventivati circa 400 mila euro, adesso questa spesa potrebbe essere raddoppiata, aumentando così le sofferenze delle casse comunali. Insomma, inutile girarci intorno: siamo sul limite del baratro finanziario, figlio degli sprechi degli anni orlandiani. E’ indispensabile che si inverta immediatamente la rotta e che si cominci seriamente a fare una politica di risparmi e di contenimento delle spese, rinunciando a consulenze inutili e a progetti faraonici che portano soltanto al disastro”.

Rincara la dose anche Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco: “Casse del Comune in rosso. Debiti fuori bilancio che conosceremo tra due anni. Conti delle società partecipate nei guai. Ed è solo la punta dell’iceberg.  La gravissima situazione economica del Comune ci preoccupa e non poco. Non pensavo che Orlando potesse creare un simile baratro. L’ennesimo anticipo di cassa, addirittura per pagare gli stipendi – precisa Ferrandelli – è la dimostrazione non solo di una grave criticità gestionale, ma anche di una mancanza di visione progettuale, in grado ad esempio di drenare finanziamenti comunitari. Anticipi di cassa che avranno pesanti ricadute sia sulle casse del Comune ma soprattutto sui cittadini. Alla somma da restituire va infatti aggiunto almeno mezzo milione di euro di interessi. Soldi che potrebbero essere investiti in servizi per la cittadinanza. E invece – continua il candidato – si procede con bilanci di previsione sovradimensionati rispetto ai precedenti, erogazioni di contributi a pioggia, da parte delle controllate, per manifestazioni di quartiere, piani di promozione e campagne di assunzioni, poi bloccate. Sono seriamente preoccupato per il futuro di questa città  – conclude Ferrandelli – e prima mettiamo ordine meglio è. Altrimenti non ci sarà più possibilità di ripresa”.

Orlando ha risposto alle polemiche tramite una nota stampa. “Nessuno è contento di dover ricorrere all’anticipazione di cassa, con i costi che questo comporta, ma l’Amministrazione comunale ha la responsabilità di evitare che comportamenti irresponsabili di altri Enti si ripercuotano sulla vita di migliaia di persone e sui servizi alla città. Proprio perché i conti del Comune sono in ordine, possiamo permetterci oggi di fare ricorso all’anticipazione, per sopperire alle carenze e ai ritardi di Stato e Regione. E visto che di conti stiamo parlando, a tutti coloro che in queste ore danno i numeri, cito soltanto due dati: nel 2017, il Comune non ha ancora incassato un solo euro dalla Regione e, nonostante questo, per esempio, sta anticipando le spese relative alle Comunità per minori e alle Comunità per il disagio psichico. Forse dovremmo interrompere questi servizi per non ricorrere all’anticipazione di cassa? E per quanto riguarda lo Stato, nel 2017 non sono stati versati ancora i fondi relativi al Coime e il Comune ha quindi già anticipato oltre 13 milioni di Euro. Forse dovremmo interrompere i servizi del Coime, non pagare gli stipendi dei lavoratori Coime e fermare le manutenzioni per non ricorrere all’anticipazione di cassa?”.