Confidi, martedì il via libera alla legge

Saranno sbloccati i contributi arretrati: disponibili 34 milioni

PALERMO – Sta per arrivare una boccata d’ossigeno per i Consorzi fidi siciliani e le imprese L’Assemblea regionale ha infatti votato l’articolato del disegno di legge che sblocca 34 milioni e ora manca solo il voto finale che è già stato fissato per martedì prossimo. Una legge garantisce l’erogazione dei contributi arretrati (le imprese attendono ancora le quote in conto interessi relative agli anni che vanno dal 2009 al 2012 e in essere fino a settembre 2013) con il vecchio sistema «a riparto»: «Il beneficio calcolato sulla base degli interessi stabiliti con l’istituto di credito ed effettivamente pagati, previa attività istruttoria per l’ammissione al finanziamento effettuata dai confidi, è erogato per annualità e la relativa quota di beneficio ricade sullo stanziamento dell’anno fino ad esaurimento delle risorse disponibili».
Ma la norma detta anche le regole per i prestiti che arriveranno a partire dal primo gennaio del 2014 con riferimento a domande presentate anche nel 2013 la cui procedura prevista è «a sportello»: «Per le operazioni finanziarie accese nel 2013 a decorrere dall’1 gennaio 2014, il contributo è concesso, con procedura a sportello, successivamente all’erogazione del finanziamento sulla base degli interessi calcolati dalla banca nel complessivo piano di ammortamento, esclusivamente per operazioni rateali a medio e a lungo termine».

Si tratta di «un provvedimento che adesso diventa legge regionale e che mira a sbloccare definitivamente le somme che erano state stanziate dalla Regione in favore dei Confidi per soddisfare le richieste di accensione di mutui da parte delle imprese sia per la propria attività produttiva che per quella di ristrutturazione – spiega Nello Dipasquale, deputato del Megafono -. Dopo 5 anni di attesa, tali somme erano state infatti stanziate nel 2007 ma erano rimaste bloccate, potranno finalmente essere trasferite ai Confidi e dunque potranno presto andare in circolo all’interno del sistema economico dell’isola. Mancava proprio una norma che permettesse l’utilizzo delle somme. Il disegno di legge, sottoscritto da tutti i componenti della commissione, mirava a renderli disponibili. Da oggi sarà così».