Consorzio Asi di Agrigento: il Tribunale respinge il ricorso di Gibilaro contro il suo licenziamento

Il Tribunale di Agrigento ha rigettato il ricorso contro l’Irsap del dirigente Rosario Gibilaro che era stato licenziato dal Consorzio Asi agrigentino dall’allora commissario straordinario Alfonso Cicero. Ne da comunicazione una nota del direttore generale dell’Irsap Giuseppe Francesco Barbera.

“Con ordinanza resa il 10 ottobre 2013 – afferma l’avvocato Marinelli, che ha difeso l’ente pubblico nel procedimento – il Tribunale di Agrigento ha rigettato, per carenza di legittimazione passiva, il ricorso promosso nei confronti dell’Irsap dal rag. Rosario Gibilaro contro il licenziamento intimatogli dal consorzio Asi di Agrigento, oggi in liquidazione. Il giudice ha chiarito che l’Irsap è estraneo alle vicende relative ai rapporti di lavoro con i soppressi consorzi, che sono tuttora in corso, in attesa della definizione della dotazione organica dell’Irsap stesso”. In pratica, l’Irsap non avrebbe nulla a che fare con il licenziamento, in quanto il rapporto di lavoro non era con il nuovo ente creato dal governo Crocetta, ma con i precedenti Consorzi Asi.

Il licenziamento di Gibilaro, unitamente a quello di Casesa e Callari, tutti dirigenti del Consorzio Asi di Agrigento, era stato intimato il 21 agosto 2012 da Alfonso Cicero, all’epoca dei fatti Commissario Straordinario del Consorzio ASI di Agrigento in liquidazione, perché a questi sono stati imputati gravi fatti e atti gestionali connessi ai compiti dirigenziali assegnati dalla precedente amministrazione. Gibilaro dinanzi al Giudice a propria discolpa ha dichiarato che gli atti per i quali è stato licenziato sono stati adottati su pressioni esercitate da Catuara e da Casesa che erano rispettivamente presidente e dirigente Generale del Consorzio Asi di Agrigento. Ma il Tribunale ha comunque respinto il ricorso.

Intanto, è ancora in attesa di decisione il ricorso contro “l’ordinanza – scrive Barbera – che nei mesi scorsi ha disposto, per motivi formali, il reintegro dei dipendenti Casesa e Callari, per i quali il comportamento illecito tenuto dai responsabili del procedimento disciplinare – già denunciati all’Autorità giudiziaria e citati in giudizio con azione di responsabilità e risarcimento – ha impedito al Giudice del lavoro di esaminare nel merito le gravissime contestazioni mosse nei loro confronti. Infine, pare opportuno segnalare che gli stessi fatti posti a fondamento del licenziamento dei tre dirigenti costituiscono il presupposto del recente rinvio a giudizio disposto dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per ingenti danni erariali nei confronti di Casesa e Gibilaro, nonché degli inviti a comparire disposti dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti anche di Callari, oltre che dei due dirigenti già ricordati, nell’ambito delle indagini per abuso d’ufficio e peculato, reati commessi dagli stessi in danno del Consorzio ASI di Agrigento nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2012”.